"È una vicenda gravissima. Secondo me, è una delle più serie che il calcio che abbia mai visto". Così il presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin, parla del caso Barcellona-Negreira in un'intervista al quotidiano sloveno Ekipa in vista del Comitato Esecutivo in programma mercoledì prossimo, dove la questione sarà esaminata.
Ceferin ha ribadito che "a livello di Liga la questione è prescritta e non può avere conseguenze sportive mentre il procedimento è in corso presso la procura civile spagnolo. Ma per quanto riguarda la Uefa, che ha avvito un'indagine sulla vicenda - ha sottolineato - non c'è nulla di prescritto".

"Non posso commentare direttamente la questione sia perché abbiamo un comitato disciplinare indipendente incaricato di farlo, sia perchè non l'ho esaminata nel dettaglio", aveva premesso Ceferin, che poi alla domanda se il Barcellona rischia di essere punito e subire conseguenze sportive, ha replicato: "Non posso e non voglio rispondere".
Durante l'intervista, il numero uno della Uefa è tornato anche sulla Juventus: “Agnelli? Non la definirei soddisfazione, non c'era bisogno che provassi qualcosa del genere. Certo, su molte cose ne so di più rispetto ai normali tifosi. La storia della Juventus doveva finire come è finita. Perché tutto era sbagliato. Non ho un rapporto affettivo con Agnelli, ma vorrei sottolineare che rispetto ancora la Juventus come club e che ho molto rispetto per tutti e tre i club in generale (oltre a Barça e Juve anche il Real, ndr)".

E sulla Superlega: "Un progetto che è ancora in piedi solo per l’interesse dei giornali e l’ego di alcune persone coinvolte. Stanno cercando di far qualcosa solo per migliorare la loro posizione in un’eventuale negoziazione con noi, ma non hanno capito che non c’è nulla da trattare. Ho accettato di riunirmi con la loro agenzia di rappresentanza, A22 Sports, e ho invitato ad essere presenti rappresentanti dei club e dei tifosi. Karl Heinz Rummenigge è stato chiaro: ‘Questa per voi è la vostra Waterloo’ gli ha detto il dirigente del Bayern".