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Roma-Athletic Club: la sfida tra due club dallo spiccato senso di territorialità e appartenenza

Alvaro Djalo e Paulo Dybala durante Roma-Athletic Bilbao
Alvaro Djalo e Paulo Dybala durante Roma-Athletic Bilbao Filippo MONTEFORTE / AFP
La Roma, sotto la guida di Claudio Ranieri, arriva alla sfida con un'importante ritrovata fiducia, mentre l'Athletic Club, forte della sua politica esclusiva e del suo senso di appartenenza, rappresenta un avversario temibile in questa corsa verso la finale di Europa League.

Roma-Athletic Club di Bilbao non è semplicemente un confronto calcistico, ma un autentico duello tra due realtà emblematiche, non tanto per i colori sociali, quanto per il profondo senso di appartenenza e territorialità che le contraddistingue, qualità che rende entrambe le squadre tra le più ricche di tradizione e storia del calcio.

I giallorossi, guidati da Claudio Ranieri – che ha saputo riportare il club ai vertici dopo un avvio altalenante – si preparano ad affrontare la compagine spagnola, attualmente quarta in Liga. Come sottolineato dallo stesso tecnico ex Leicester in conferenza stampa, si tratta di "una squadra ben costruita, con un senso di appartenenza straordinario, quasi incredibile".

Ma perché si associa l'Athletic Club alla tradizione? La risposta è semplice: il club è celebre per la sua politica di reclutamento esclusivo di giocatori baschi, originari dell'Hegoalde (la parte meridionale del Paese Basco, in Spagna) o dell'Iparralde (la parte settentrionale, in Francia), o formatisi nelle giovanili di un club basco. Nel corso degli anni, la politica societaria ha subito delle evoluzioni, ma la tradizione è rimasta sempre al centro.

Inizialmente, l'accesso alla prima squadra era riservato esclusivamente a chi fosse nato nei Paesi Baschi, in senso stretto, o cresciuto nelle accademie giovanili basche. Oggi, pur mantenendo quel legame con le radici locali, il club ha ampliato i suoi confini accogliendo anche calciatori provenienti dai Paesi Baschi "allargati", come nel caso di Fernando Llorente - nome noto anche in Italia (66 presenze con la Juventus, 20 con il Napoli e 14 con l'Udinese) - originario della Rioja, ma comunque uno dei protagonisti più significativi della storia dell'Athletic Club.

Una bella gatta da pelare per la Roma

Accanto alla storia, alla loro politica infallibile e alla qualità tecnica mostrata anche quest'anno, si aggiungeranno la fame e la determinazione di raggiungere la finale, con l'Europa League in palio proprio nello stadio di casa dell'Athletic Club di Bilbao, San Mamés. Un ulteriore stimolo per dare il massimo e superare ogni ostacolo, sfruttando la propria identità per rendere orgoglioso un popolo saldamente unito dai colori biancorossi.

Colori che rappresentano con fierezza il popolo basco dal 1898, anno di fondazione del club, che non ha mai conosciuto la retrocessione in seconda divisione, militando sempre nella massima serie del campionato spagnolo. Insieme a Barcellona e Real Madrid, l'Athletic Club è una delle tre società ad aver preso parte a tutte le edizioni della prima divisione fin dalla sua istituzione, nel 1928-1929.

Dati che sicuramente non rassicurano i tifosi della Roma, i quali, tuttavia, si avvicinano a questo incontro con un ricco retaggio storico e una ritrovata fiducia. I capitolini, infatti, sono imbattuti con Ranieri in panchina dal 15 dicembre, quando furono sconfitti 2-0 dal Como. Da quel momento, la Roma ha messo a segno 8 vittorie e 3 pareggi, dimostrando una qualità di gioco superiore e un rinnovato spirito combattivo che sembrava smarrito sotto la guida di Juric

Solo un precedente ufficiale

Parlando di Ivan Juric, Roma e Athletic Club si sono già incrociate in questa stagione, con l'unico precedente ufficiale risalente al 26 settembre 2024, quando la sfida dell'Olimpico, con il tecnico croato in panchina, si concluse con un pareggio.

In quel periodo, la squadra giallorossa aveva accumulato solo 6 punti nelle prime 5 giornate di Serie A e, nel primo turno della fase a campionato di Europa League, si portò in vantaggio grazie a un gol di Dovbyk. Tuttavia, subì una rimonta nei minuti finali, con la rete di Paredes che sancì un epilogo amaro per i capitolini.

Un altro incontro tra le due formazioni, anche se non ufficiale, risale al 2019, quando si affrontarono in un'amichevole estiva anch'essa conclusasi in parità.

I precedenti tra Roma e Athletic Club
I precedenti tra Roma e Athletic ClubFlashscore

L'iniziativa di Valverde e Ranieri

Il riassunto di questo match epocale può essere racchiuso in due parole: passione e rispetto. Sono proprio questi i valori espressi sui social dai due allenatori, Claudio Ranieri ed Ernesto Valverde. Il tecnico dell'Athletic Club ha salutato i giallorossi con un messaggio su Instagram: "Ciao Roma, torniamo all'Olimpico, un tempio del calcio. Che la partita abbia inizio! Passione e rispetto". Insieme a lui, nel video, appare Claudio Ranieri, che ha risposto: "Pronto a tornare a San Mamés, la Catedral. Che la partita abbia inizio! Passione e rispetto!".

Tutto è pronto, quindi, per uno degli incontri più attesi di Europa League, una sorta di finale anticipata, tra due squadre ricche di storia e determinate a compiere quel salto di qualità che le catapulterebbe tra le vere e proprie contendenti per il titolo. Che la sfida abbia inizio.