Roma-Athletic
Con Baldanzi e Paulo Dybala alle spalle di Dovbyk, la Roma ha voluto puntare sulla qualità e sulla velocità contro i rocciosi difensori di un Athletic che ha dovuto guardarsi molto dalle incursioni tra le linee. L'attaccante ucraino veniva chiamato a mettere la palla dentro al 21esimo dopo una bella palla di Pisilli, ma scivolava al momento del tiro.
Poco prima dell'intervallo l'occasione migliore arrivava sul piede sinistro della Joya, che in seguito a una perfetta sponda di Baldanzi piazzava con decisione il pallone, colpendo però la traversa. I baschi, che concedevano spazi dietro, erano però comunque pericolosi sugli esterni, come alla fine del primo tempo quando Sannadi sciupava a due passi da Svilar.
Nella ripresa, però, gli iberici iniziavano a spron battuto, e dopo pochi minuti un corner dalla destra veniva deviato di testa da Paredes e poi messo dentro da Iñaki Williams, sempre di testa. Un gol, quello rivale, che però stimolava la reazione giallorossa, come dimostrato dall'occasione capitata sul sinistro di Baldanzi un minuto dopo. L'ex Empoli, ben servito da Dybala, sparava però alto. Ma l'entusiasmo giallorosso era positivo, e dopo qualche minuto una sgroppata di Celik trovava in area Angeliño, che di destro agganciava per colpire sul primo palo e riportare il match in parità.

E dopo aver inserito El Shaarawy per Baldanzi e Saelemaekers per Rensch all'ora di gioco, per gli ultimi 20 minuti Ranieri inseriva Soulé e Shomurodov per Dybala e Dovbyk. A scuotere la situazione, però, era l'espulsione di Yeray per un fallo sull'uzbeko punito col secondo giallo. Saelemaekers impegnava Agirrezabala con una gran botta di sinistro ben ammortizzato dal portiere basco. Il forcing finale dei giallorossi era culminato al 94esimo dal gol dell'uzbeko, che si girava benissimo in area dopo un gran passaggio di Saelemaekers. E dava ai giallorossi una vittoria di quelle che si ricorderanno per un pezzo.

Viktoria Plzen-Lazio
Doveva giocare una partita difficile, la Lazio, e così è stato. Dopo lo spavento per il gol di Sulc annullato all'undicesimo dal Var per fuorigioco su passaggio arretrato di Marusic, i biancocelesti hanno effettuato una registrata e alzato la testa.
E al 18esimo è arrivato il gol di capitan Romagnoli, capace di colpire di testa dopo una spizzata su corner di Pedro. Una volta preso il comando delle operazioni, gli uomini di Baroni hanno avuto un'occasione importante con Isaksen per trovare il raddoppio alla mezz'ora.
Nel secondo tempo, però, i biancocelesti si sono pentiti di non aver messo il match su un binario più comodo. Dopo pochi minuti, infatti, Durosinmi trovava il pari, anch'egli di testa, complice uno schieramento troppo allegro della difesa capitolina.

Lo stesso attaccante nigeriano, poco dopo, veniva murato da un attento Provedel, che evitava il sorpasso avversario. Per i biancocelesti era notte fonda al 75esimo per l'espulsione diretta di Rovella, e oltre il 90esimo veniva buttato fuori anche Gigot.
Ma al 98esimo arrivava il gol di Isaksen, che in contropiede trovava un bolide imparabile. Un bolide che significava il gol in extremis e regalava ai biancocelesti una vittoria tanto insperata quanto importante.
