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Europa League, la Lazio arriva fino ai supplementari ma poi soccombe ai rigori col Bodo

Helmersen e Romagnoli si contendono il pallone
Helmersen e Romagnoli si contendono il palloneFilippo MONTEFORTE / AFP
La squadra capitolina è passata avanti al 21esimo con uno splendido tacco di Castellanos. La ricerca del secondo gol per andare ai supplementari è stata costante nella ripresa da parte dei biancocelesti, che hanno portato l'eliminatoria ai tempi aggiuntivi al 93esimo con Noslin. Poi, dopo il gol di Dia, gli scandinavi hanno portato il match ai rigori, dove hanno avuto la meglio

Serviva la grande notte, alla Lazio. Perché la sconfitta per 2-0 della settimana scorsa in casa del Bodo/Glimt era un forte da togliersi di dosso per andare alle semifinali di Europa League. Obbligata a fare la partita, la squadra di casa ha cercato di trovare Pedro tra le linee per destabilizzare gli avversari, che dopo qualche minuto si erano comunque fatti vedere in zona Mandas. Ma era proprio il folletto spagnolo dei biancocelesti a farsi vedere intorno al ventesimo: un inserimento in profondità seguito da un sinistro diretto sul quale Haikin diceva no. 

L'intensità cresceva poco a poco, e al 21esimo il caparbio Isaksen resisteva a una carica dopo uno sfondamento a destra e, dopo essersi rialzato subito in area metteva dentro per Castellanos, che in mezzo secondo toccava di tacco il giusto per infilare nel minimo spazio non coperto tra difensore e portiere. Un gol simile a quelli che era solito fare il suo glorioso compatriota ed ex laziale Hernán Crespo. Due minuti dopo l'argentino aveva l'opportunità di raddoppiare, sempre su uno scarico di Isaksen, ma il suo tiro dal limite era alto. 

La sequenza dell'1-0
La sequenza dell'1-0Filippo MONTEFORTE / AFP/Stats Perform

Una certa pigrizia si insinuava da ambo i lati, con il gioco che non si infiammava per vari minuti. Al 39esimo, dopo un bel recupero nella trequarti avversaria, Lazzari calciava di sinistro con una certa libertà, ma senza trovare il bersaglio. Prima dell'intervallo i biancocelesti acceleravano, vogliosi di andare negli spogliatoi con i compiti fatti. E in due occasioni in trenta secondi prima Zaccagni e poi Taty venivano murati dai difensori norvegesi, messi a muro. E prima del duplice fischio di pausa, il capitano scheggiava la traversa con un colpo di testa su cross da destra di Gila. Ma c'era ancora tempo per un tentativo su punizione degli ospiti, con Mandas che sventava il pari con un guizzo su Berg.

Il secondo tempo iniziava con la stessa dinamica: padroni di casa propositivi ma arruffoni e ospiti rintanati e solidi. Strepitoso, al 52esimo, l'intervento di un difensore a chiudere in diagonale a pochi metri dalla porta evitando che Taty potesse arrivare sul pallone. Poco dopo era Zaccagni a provarci ma senza impensierire il portiere rivale, visto il tiro centrale e debole. Più passavano i minuti, più i laziali si irretivano senza trovare il gol del raddoppio. E al'ora di gioco, un veloce contropiede veniva sprecato da Hogh, che a tu per tu con Mandas si faceva deviare un tiro a botta sicura.

I padroni di casa continuavano a crederci, e al 64esimo un disimpegno errato degli scandinavi metteva Castellanos in condizioni di far male. Ma dopo un bel dribbling sul perimetro, l'argentino calciava in modo approssimativo appena entrato in area, venendo frenato dal portiere rivale, che poco dopo chiudeva bene anche su un'incursione di Zaccagni. Baroni tentava il tutto per tutto inserendo Nuno Tavares e Dia per Marusic e Pedro, ma chi continuava a provarci era Zaccagni, che al 78esimo impegnava Haikin su punizione.

Le statistiche dei 90'
Le statistiche dei 90'Stats Perform

Mentre il match si avviava alla fine, le idee scemavano in casa Lazio. La mente lenta e le gambe pesanti si combinavano alla quasi totale mancanza di pertugi. Arma obbligata i cross, come quello al 90esimo di destro di Tavares, sul quale Romagnoli non arrivava in tempo. L'occasione più netta arrivava sul destro di Helmersen , che pescato solissimo sotto Mandas colpiva debole sui guanti del portiere greco. Ma non era ancora detta l'ultima parola. Perché il subentrato Noslin sfruttava un ponte di Romagnoli e trovava il tap-in del 2-0 al 93esimo, trascinando l'eliminatoria ai supplementari.

L'inizio dei supplementari vedeva Tavares costretto a uscire per un risentimento, con Hisaj a prendere il suo posto. Ma l'inerzia era a favore della Lazio, e dopo meno di dieci minuti l'inesauribile Guendouzi sfondava sulla sinistra e crossava pennellato per Dia, che prendeva il tempo a tutti e trovava di testa la rete del 3-0. Le emozioni però non finivano, e all'inizio del secondo supplementare il tiro di Berg andava fuori di pochissimo al 106esimo.

Ma gli scandinavi insistevano e trovavano tre minuti dopo il gol di testa di Helmersen, che rimetteva in pari le cose. L'autore del 3-1 veniva poi espulso al 119esimo per un secondo giallo arrivato dopo una brutta entrata. E con la sua uscita andava finendo anche la partita in sé, trascinandosi ai rigori.

Dal dischetto Mandas parava il primo tiro di Hauge, ma in seguito Tchaouna e Dia fallivano i loro tentativi. Gli scandinavi si portavano poi sul 3-1, poi Guendouzi trovava il fondo del sacco e Berg sbagliava.  Ma l'errore decisivo di Castellanos eliminava i laziali, dando ai norvegesi la loro prima e storica qualificazione alle semifinali.