Colpaccio dell'Atalanta al José Alvalade, Scalvini e Ruggeri la spingono al primo posto

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Colpaccio dell'Atalanta al José Alvalade, Scalvini e Ruggeri la spingono al primo posto
Aggiornato
L'esultanza di Ruggeri
L'esultanza di RuggeriAFP
Due gol nel primo tempo e una ferma resistenza nella ripresa permettono agli orobici di espugnare uno stadio mitico e di portarsi ora davanti a tutte in classifica

Un primo tempo a tambur battente e una ripresa deludente. Così si può definire la prestazione dell'Atalanta al José Alvalade, dove la grande sfida con lo Sporting è stata intensa e piena di emozioni, dal primo all'ultimo minuto. Perché nerazzurri e biancoverdi si sono spartiti l'impegno tra la prima e la seconda frazione, senza però scordarsi il loro gioco sempre attivo e mai remissivo. 

Per la compagine bergamasca la nota dolente è stata Gianluca Scamacca, apparso davvero abulico e fuori forma, mentre il grande protagonista è stato Juan Musso, che nel secondo tempo ha evitato il gol del pari avversario in due occasioni. Alla fine, tuttavia, la vittoria è arrivata, seppur soffrendo tantissimo.  

Scatto

Il primo tempo dell'Atalanta è stato un compendio di trame di gioco veloci e concrete e di ottima occupazione degli spazi. Ma soprattutto di tempismo, perché quando ha dovuto accelerare la squadra lombarda lo ha fatto come si deve, trovando un affondo importante di Zappacosta che premiava l'inserimento di Scalvini, che al 33esimo trovava il bersaglio grosso con un gol da centravanti. Era la legittimazione del dominio del gioco da parte degli orobici, che non si fermavano lì.

Dieci minuti dopo, infatti, uno splendido tracciante in verticale di Lookman permetteva a Ruggeri di arrivare sotto porta, dove Adan respingeva la prima conclusione troppo vicino all'esterno nerazzurro, che non si faceva pregare e realizzava comodamente il gol del 2-0. Sembrava tutto finito, e invece non  era così.

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform

Resistenza

Poi, dopo l'inizio della ripresa gli uomini di Gasperini sono apparsi meno freschi e reattivi di prima. Frutto della strigliata di Amorim negli spogliatoi ai suoi giocatori? Oppure solo appagamento? L'unica cosa certa era che lo Sporting aveva cominciato a spingere forte sull'acceleratore per non lasciare andar via l'Atalanta da sola in cima alla classifica, e dopo tanti arrembaggi un discutibile tocco di mano di Scalvini in area veniva punito con il calcio di rigore dopo la revisione del Var. Dal dischetto andava lo svedese Gyokeres, il più brillante tra i suoi, e segnava in modo chirurgico dopo aver colpito il palo.

Lo scandinavo, che era stato già bloccato in modo importante da Scalvini prima, era indiavolato e permetteva ai suoi compagni di inserirsi nel migliore dei modi. Contro, però, c'era un Musso in serata di grazia, che dopo vari interventi importanti si esibiva in una deviazione fondamentale su un tiro ravvicinato di Catamo, che grazie al tocco dell'argentino sbatteva sul palo e usciva.

Una volta passata la tormenta, De Roon e compagni riprendevano fiato e completavano la grande resistenza, trovando una vittoria che permette loro di spiccare su tutti nel loro girone con sei punti su sei. Il tutto dopo aver espugnato il campo più difficile di tutti.