Bologna, Italiano esulta dopo il 4-1 al Salisburgo: “Potevamo fare di più ma abbiamo lavorato bene”

Vincenzo Italiano durante Bologna-Salisburgo
Vincenzo Italiano durante Bologna-SalisburgoAlessandro Sabattini / GETTY IMAGES EUROPE / Getty Images via AFP

Il tecnico rossoblù celebra la prima vittoria casalinga in Europa League, conquistata contro un Salisburgo definito “pericoloso, con velocità e fantasia”. Alla fine, però, “tutto è andato per il verso giusto”.

Il Bologna festeggia la sua prima vittoria casalinga in Europa League e Vincenzo Italiano può finalmente sorridere. Ai microfoni di Sky, il tecnico analizza la gara giocata contro il Salisburgo e la prestazione dei suoi ragazzi: "I ragazzi sul 3-1 hanno abbassato l'attenzione e abbiamo subito quelle 2-3 azioni pericolose. Ci può stare, tutto è andato per il verso giusto, la squadra avversaria era comunque pericolosa, con velocità e fantasia. I difensori sono usciti affaticati, ma sono stati attenti nei momenti cruciali".

"I nuovi ingressi potevano permetterci di fare altri gol, siamo tutti lì e a pochi punti dall'ottavo posto. In una classifica così corta e con risultati a sorpresa, possiamo fare il nostro. Stiamo continuando a fare bene e dobbiamo continuare così".

Raggiunta la maturità europea? Italiano precisa: "Tante squadre portano dentro gli esterni per creare l'uno contro uno, lo fanno in tante occasioni visti anche in Champions lo scorso anno. Per i difensori è una fatica doppia, così come per gli esterni nostri. Quando però poi riconquisti palla, diventi pericoloso e porti dentro giocatori in area".

Le statistiche del match
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Le corsie il punto di forza rossoblù, Bernardeschi in crescita

Il tecnico sottolinea l’importanza delle fasce, vero punto di forza dei rossoblù: "Gli altri quando hanno la palla cercano soluzioni all'interno del campo con i trequartisti. Nel momento in cui riconquisti palla, in pochi secondi hai la possibilità di far male. Non buttano mai via palla e quindi gli esterni devono essere aggressivi e pronti a ripartire".

"Devi lavorare bene come fatto oggi, in Europa nessuno viene per speculare sul risultato e cercano di farti male. Abbiamo giocato sempre con squadre con giocatori piccolini che chiedono palla sui piedi, noi abbiamo spinto sulle ripartenze. Alla fine riesci a fare tanti gol, ne abbiamo fatto 4 e potevamo farne di più".

Infine, un pensiero su un protagonista della serata, Bernardeschi: "Federico è arrivato da un calcio con molto meno ritmo rispetto all'italiano e all'europeo. Quando dissi all'inizio che doveva riadattarsi, intendevo proprio questo. Ha spunto, velocità e tiro: doveva solo registrare le vecchie abitudini, con uno switch mentale per esprimersi al meglio. Come calciatore non si discute: ha giocato con il piede forte, ha fatto un gran gol di testa e lui deve mantenere questo elevato livello, coprendo anche in difesa".