John Heitinga è tornato all'Ajax quest’anno dopo una breve parentesi in Premier League, prima come assistente di David Moyes al West Ham e poi nello staff di Arne Slot nella stagione del titolo al Liverpool.
È giusto dire che l'ex difensore ha esperienza ai massimi livelli, ma il modo in cui la sua squadra sta giocando lascia molto a desiderare: difesa fragile e attacco impreciso sono ormai una costante nell’Ajax attuale.
Difesa disattenta, Ajax in difficoltà
Paul Winters, editor globale di Flashscore per il mercato olandese e tifoso dell’Ajax, è solo uno dei tanti che hanno espresso il proprio malcontento per ciò che sta vedendo da una squadra che di solito offre un calcio spettacolare sia in fase di possesso che senza palla.
“Sono tifoso dell’Ajax e quest’anno sono davvero, davvero scarsi. Sembrano smarriti in campo, senza idee né direzione – è una stagione terribile... la gente chiede a gran voce che (Heitinga) venga esonerato,” ha dichiarato.
Considerando che in questa stagione di Eredivisie i lancieri hanno vinto quattro partite e pareggiato altre quattro su otto disputate, il giudizio di Winters dimostra che non conta solo vincere, ma anche il modo in cui si ottengono i risultati.
I tifosi vogliono, e hanno il diritto di essere intrattenuti.
Ancora problemi dopo il crollo della scorsa stagione
Dopo il disastroso finale della scorsa stagione sotto la guida di Francesco Farioli, è comprensibile che Winters e gli altri non siano disposti a sopportare ancora a lungo un calcio così mediocre.
L’allenatore italiano aveva firmato un contratto triennale all’inizio della stagione 2024/25, ma è stato fatto andar via alla fine del primo anno dopo il mancato successo in campionato.
A sette giornate dal termine, la squadra dell'attuale tecnico del Porto era avanti di nove punti e favorita per la vittoria finale. Tuttavia, un crollo assoluto ha permesso al PSV Eindhoven di superarla di un solo punto.
“La dirigenza e io abbiamo gli stessi obiettivi per il futuro dell’Ajax, ma visioni e tempistiche diverse su come lavorare per raggiungerli,” è stata l’unica spiegazione offerta da Farioli a fine stagione.
Problemi interni, addio a Farioli
Dal punto di vista dei numeri, il suo bilancio non era negativo: nelle 54 partite disputate in tutte le competizioni, ha ottenuto 35 vittorie, sette pareggi e dodici sconfitte, con 102 gol segnati e 53 subiti, per una percentuale di vittorie del 64,8%.
Tuttavia, alcune partite sono state vinte più per fortuna che per merito, e lo stile gestionale dell'italiano era chiaramente in contrasto con la dirigenza.
Le divergenze interne su tattiche, mercato e staff, aggravate dal pessimo finale di stagione, hanno portato all’addio del tecnico toscano. Raramente si è visto un club così vicino e allo stesso tempo così lontano dalla gloria.
L’arrivo di Heitinga è stato quindi visto come una scelta per dare nuova energia alla squadra e ai tifosi che ogni settimana spendono i propri soldi per andare alla Johan Cruyff Arena e sostenere il club.
Heitinga è cresciuto nell’Ajax, passando dalle giovanili alla prima squadra, dove ha giocato con grande professionalità per diversi anni prima di giocare con Atletico Madrid, Everton, Fulham e Hertha, chiudendo la carriera proprio dove l’aveva iniziata.
E sa bene cosa significa indossare quella maglia, accettare la responsabilità che comporta, e questo dovrebbe avere un peso.
Frustrazione sugli spalti
Forse è proprio per questo che i tifosi sono così frustrati da ciò che vedono, anche se i risultati in campionato raccontano un’altra storia.
Il modo arrendevole con cui la squadra si è piegata al Marsiglia in Champions League, perdendo 4-0, è l’esempio perfetto di ciò che i tifosi non vogliono vedere dai propri beniamini.
Considerando che la sconfitta è arrivata dopo il 2-0 subito all’esordio contro l'Inter, la squadra che un tempo era celebrata come la madre del calcio totale si ritrova ora al 35° posto su 36 nella classifica attuale della Champions League, davanti solo al Kairat Almaty, che ha subito due gol in più.
Quello che lascia perplessi i tifosi è il lavoro di Heitinga come allenatore – alcuni direbbero la sua mancanza – la scarsa capacità tattica e il modo in cui organizza la difesa, soprattutto sulle palle inattive.
È il momento di agire per la dirigenza dell’Ajax?
Un bilancio di 10 partite disputate, 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, ma solo 17 gol segnati e 16 subiti in questa serie non sono numeri su cui Heitinga possa davvero fare affidamento.
Soprattutto con una percentuale di vittorie del 40%, ben al di sotto di quella del suo predecessore.
Nell’ultima partita dell’Ajax, ad esempio, la squadra ha dovuto rimontare da 3-1 contro lo Sparta Rotterdam, undicesimo in classifica, per strappare un punto, e questo non è affatto accettabile per un club di tale prestigio e storia.
“Ascoltate, i tifosi sono delusi, noi siamo delusi, ma siamo una squadra in costruzione,” ha detto Heitinga dopo la sconfitta contro il Marseille.
“E sono sicuro che alla fine troveremo la strada giusta, ma ci vorrà tempo. Sono preoccupato per la mia posizione? No", ha concluso.
Con la pausa per le nazionali alle porte, è evidente che la dirigenza dell’Ajax deve prendere una decisione, ma la domanda è: avranno il coraggio di farlo...?
