Il Parma, in inferiorità numerica per l’espulsione di Plicco, lotta fino all’ultimo e si impone ai rigori dopo il pareggio di Lapadula che ha allungato la sfida. Nonostante la sofferenza, i Crociati accedono agli ottavi di Coppa Italia, dove incontreranno il Bologna di Vincenzo Italiano.
Ancora a secco di successi in Serie A, il Parma di Carlos Cuesta ha affrontato uno Spezia altrettanto in difficoltà, fermo senza vittorie e con soli due punti in Serie B dopo le prime quattro giornate. Nonostante una partenza incerta, i Crociati hanno gradualmente preso il controllo del match, ma l'espulsione di Plicco, giovane entrato nella ripresa, ha riacceso le speranze degli ospiti, costringendo la partita a una conclusione ai calci di rigore.
I gol di Britschgi, al debutto, e di Mateo Pellegrino avevano portato il Parma in vantaggio, dopo il gol iniziale di Aurelio per lo Spezia, ma la rete di Lapadula ha riportato il punteggio in parità per i liguri.
Dopo una gara combattuta, è stata la lotteria dei rigori a decidere il vincitore, con il Parma che ha avuto la meglio e ora affronterà il Bologna di Vincenzo Italiano agli ottavi di finale di Coppa Italia.
Spezia propositivo, Pellegrino determinante
L’avvio al Tardini è frizzante. Dopo appena quattro minuti il Parma mette la testa fuori con Britschgi, bravo a liberarsi sulla destra e a pescare Sorensen in area: l’attaccante, però, non controlla e l’occasione sfuma. La replica dello Spezia arriva al 9’, in contropiede: Vlahovic prova a scattare verso la porta, ma Lovik lo chiude con tempismo perfetto.
La gara si incarta presto a centrocampo, senza conclusioni nello specchio fino al 23’, quando gli ospiti hanno sul piede l’occasione per sbloccare il match: Artistico si ritrova a tu per tu con Suzuki, ma esita e il portiere giapponese lo anticipa con una parata determinante.
Scampato il pericolo, il Parma si scuote e due minuti più tardi passa in vantaggio. Da un corner respinto corto, la palla arriva a Britschgi: il destro al volo da fuori area è preciso, colpisce il palo interno e si insacca alle spalle di Sarr.
I crociati, sulle ali dell’entusiasmo, sfiorano subito il raddoppio: al 30’ Estevez disegna una punizione perfetta per la testa di Benedyczak, che costringe Sarr a un grande intervento in acrobazia. Il portiere ligure tiene in partita i suoi e si ripete al 42’, opponendosi con i pugni al siluro di Ordonez dopo una bella azione manovrata dei gialloblù.
Quando il Parma sembra avere la situazione in pugno, ecco il colpo a sorpresa dello Spezia. Al 43’ Vignali trova Artistico in area, la difesa sbaglia lettura e Aurelio è lesto a infilare Suzuki per l’1-1 che ammutolisce lo stadio.
Il pareggio dura però lo spazio di due minuti. Al 45’, sugli sviluppi di un corner, Ndiaye calcia, la difesa respinge, Benedyczak rimette il pallone in mezzo e Pellegrino, con un imperioso colpo di testa, firma il 2-1 che riporta avanti il Parma proprio allo scadere.
Il Parma in dieci e il pari bianconero
Il secondo tempo si apre con alcuni cambi tattici da parte del Parma. Circati e Plicco entrano al posto di Del Prato e Sorensen, con l’obiettivo di dare più solidità alla difesa e freschezza in mezzo al campo. I Crociati non tardano a farsi vedere, e al 51’, Pellegrino ha la possibilità di siglare il terzo gol. Dopo un ottimo passaggio filtrante, si ritrova di fronte a Sarr, ma il portiere ligure si oppone con un intervento miracoloso con i piedi, mantenendo in vita le speranze dello Spezia.
Lo Spezia non sta a guardare e risponde al 61’ con Lapadula, che riceve palla da Kouda e calcia al volo con il sinistro. Suzuki si fa trovare pronto e respinge la conclusione, salvando la propria porta con una parata decisiva. L’attacco degli ospiti non si ferma qui, e al 65’, Kouda guadagna un calcio di punizione al limite dell’area. Il tiro di Lapadula si infrange sulla barriera, ma sull’azione seguente arriva un altro cross da sinistra. Il fallo di Britschgi su Comotto regala allo Spezia una nuova occasione, ma il tiro al volo di Comotto costringe ancora una volta Suzuki a un provvidenziale intervento in angolo.
Il Parma, nonostante i tentativi di mantenere il controllo della partita, subisce un duro colpo al 77’: Plicco, appena entrato in campo, commette un fallo su Candela, intervenendo in modo irruento sulla caviglia dell’avversario. L’arbitro Mucera non ha dubbi e mostra il cartellino rosso diretto, lasciando i Crociati in dieci uomini con più di dieci minuti da giocare. L’inferiorità numerica complica ulteriormente le cose per il Parma, che, però, continua a difendersi con determinazione.

La risposta dello Spezia arriva puntuale all'81’: Comotto, uno dei migliori in campo per gli ospiti, sfodera un cross preciso in area, dove Lapadula è pronto a stoppare e battere Suzuki con un sinistro potente. La deviazione di Circati rende ancora più difficile la parata del portiere crociato, che non riesce ad arrivarci. 2-2, e lo Spezia agguanta il pareggio proprio quando il Parma sembrava essere riuscito a resistere.
Vittoria ai rigori
Il gol di Lapadula manda la partita ai calci di rigore, visto che il regolamento della Coppa Italia non prevede tempi supplementari fino ai quarti di finale. Dal dischetto, Soleri si fa parare immediatamente il tiro da Suzuki, aprendo la strada alla vittoria del Parma. L’errore successivo di Lapadula consegna il successo ai gialloblù, che affronteranno ora il Bologna agli ottavi.