Come conseguenza del fatto che l'Inter è, evidentemente, la principale favorita alla vittoria della Coppa Italia, si tende a pensare che la semifinale tra i nerazzurri e il Milan sia una sorta di finale anticipata.
Come se il Bologna non fosse quarta in classifica in campionato, nonché una delle squadre più in forma d'Italia, e l'Empoli non avesse eliminato ai quarti di finale la Juventus, accelerando l'esonero di Thiago Motta che, puntuale, sarebbe arrivato qualche settimana più tardi.

Insomma, se, dopo la sconfitta in Supercoppa italiana e i deludenti risultati ottenuti nei due derby di campionato (una sconfitta e un pareggio), la squadra di Simone Inzaghi non riuscirà a prendere le misure ai rossoneri nemmeno in Coppa Italia, l'esito della finalissima, in programma all'Olimpico di Roma il prossimo 14 maggio, sarà tutt'altro che scontato.
E dell'imprevedibilità del Milan, sia in senso positivo che negativo, ne sono consapevoli sia Roberto D'Aversa che Vincenzo Italiano che proveranno, già da domani sera, a ipotecare quella che, soprattutto nel caso del club toscano sarebbe una finale storica: "Un impiccio? Assolutamente no. La Coppa Italia ci può dare la spinta per il finale di campionato", ha amesso con una buona dosa di speranza il tecnico del club toscano.
Una festa
"C'è una grande emozione da parte di tutte le nostre componenti, la città vive questa vigilia in maniera sobria, non c'è quell'eccesso di entusiasmo anche perchè la squadra sta vivendo un momento di difficoltà in campionato ma siamo orgogliosi di ospitare i tifosi bolognesi, che saranno in maggioranza. Si potrà vivere una giornata di sport", ha assicurato il presidente dell'Empoli, Fabrizio Corsi.

"Ora siamo un po' distratti dagli eventi del campionato, ma quest'estate si darà valore al percorso fatto da questi ragazzi per arrivare a questa partita. Tre vittorie in trasferta contro tre capoluoghi di provincia è un qualcosa fuori dal comune.
D'AVERSA: "NON PENSIAMO AL CAMPIONATO, LA SQUADRA STA BENE"
"Per noi questa partita è un evento e una festa, magari il Bologna lo pensa come un obiettivo vero. Ha uno spessore da Champions e si sta confermando meglio dello scorso anno, complimenti alla società e all'allenatore. Speriamo di fare bella figura, una cattiva figura ci rimarrebbe addosso per il campionato".
Piedi per terra
Di certo, il Bologna arriva lanciato alla doppia sfida (il ritorno è in programma il prossimo 24 aprile al Dall'Ara) grazie alle cinque vittorie consecutive conquistate da Orsolini e compagni, mentre l'Empoli ha vinto soltanto uno dei suoi ultimi sedici incontri, quello ai quarti contro la Juve.
"Non commettiamo l’errore di sentirci già in finale - ci ha, però, tenuto a sottolineare Italiano - . Quando un avversario arriva in semifinale, bisogna pensare sia difficile affrontarlo. Ho sempre faticato in quel campo, quindi dovremo approcciare al massimo con l’intento di dare un senso alla gara di ritorno”.

"È un orgoglio il traguardo della semifinale, raggiunto con una classifica bellissima. Se me l’avessero detto a luglio? Ci avrei sperato. Cercheremo di rimanere così in alto in campionato, ma intanto concentrati su domani perché in palio c’è una finale attesa da tantissimi anni. Ci giocheremo tutte le nostre carte“, la sua promessa.
“Dopo aver visto ieri bambini, famiglie, donne e anziani giungere al centro sportivo per fornirci il loro supporto, la voglia di finale si è triplicata. Loro ci danno una spinta in più per vincere le partite, tengo tantissimo al risultato della partita”.