Il derby del "Bentegodi" termina ai rigori dopo lo 0-0 dei 90 minuti, interrotti per quasi 20 causa pioggia e grandine. Un solo errore dal dischetto, quello di Ebosse.
Tra Hellas Verona e Venezia sono serviti i calci di rigore per determinare la squadra vincente, al termine di 90 minuti conclusi 0-0.
Dagli undici metri hanno prevalso 5-4 gli arancioneroverdi, che sfideranno l'Inter agli ottavi di finale, da giocare a S. Siro.
Venezia propositivo sotto il diluvio
I primi minuti al Bentegodi scorrono sotto il segno dell’equilibrio. Verona e Venezia si studiano, si affrontano a viso aperto ma senza affondare. La prima vera occasione arriva al 10’, quando Venturi si inserisce con i tempi giusti ma non riesce a trovare la porta. Da lì in avanti, il Venezia alza il baricentro e prende in mano il gioco: al 15’ il pressing alto degli uomini di Stroppa costringe il Verona a difendersi nella propria metà campo.
La pioggia, sempre più insistente, appesantisce il campo e complica la fluidità della manovra, ma i lagunari riescono comunque a mantenere il possesso e a comandare il ritmo. Al 22’ arriva un nuovo brivido per la difesa gialloblù: su un corner teso di Kike Perez, è Ajayi a deviare verso la propria porta, rischiando l’autogol. Il pallone sfila di poco a lato.
Il Verona, fino a quel momento in grande difficoltà, prova a uscire con qualche fiammata in contropiede, ma senza trovare sbocchi reali. Al 30’, ancora Venezia vicino al gol: Compagnon calcia da pochi passi dopo essersi liberato in area, ma trova un Perilli strepitoso, che salva il risultato con una parata decisiva.
L’occasione scuote finalmente i padroni di casa. Al 35’ è Ajayi a cercare il jolly da posizione defilata, ma il suo destro finisce alto. Nel finale, il Verona prova a farsi più propositivo: al 40’ ci prova Al-Musrati dalla distanza, trovando una risposta sicura di Plizzari. Al 42’ è invece Bella-Kotchap a provarci di testa su calcio piazzato, ma la conclusione è centrale e facile preda del portiere ospite.
Le squadre si annullano nella ripresa
Il secondo tempo inizia ancora sotto l'acqua, ma dopo qualche minuto l'arbitro è stato costretto a interrompere la contesa vista l'intensità della pioggia, mista a grandine.
Alla ripresa delle ostilità dopo ben 17 minuti sono stati gli ospiti a sfiorare il vantaggio, con Sagrado che ha colpito il palo con una bella conclusione.
La seconda frazione è proseguita in maniera vivace, nonostante le precipitazioni non abbiano dato tregua ai giocatori e la stanchezza sempre più protagonista nelle fasi conclusive, che ha paralizzato le intenzioni delle sfidanti.
Oltretutto i cambi voluti dai due allenatori (oltre a Sagrado, Sidibe, Hainaut, Svoboda e Casas per i lagunari; Vermesan, Giovane, De Battisti e Orban per i locali) non hanno particolamente inciso, ma hanno solo contribuito a mettere minuti nelle gambe di chi ha visto meno il campo in campionato.

Venezia perfetto ai rigori
Inevitabile che la sfida si concludesse ai rigori, nonostante il Venezia abbia di fatto annullato il gap tra le due categorie.
Dal dischetto segnano Kastanos, Fila, Yeboah, Al Musrati, Svoboda, Giovane, Bohinen, Orban e Lella, decisivo l'errore di Ebosse.