La verità è che si è trattato di una sconfitta pesante, che avrebbe potuto assumere proporzioni ancora più gravi vista la netta superiorità del Paris Saint-Germain in ogni zona del campo. A finire nel mirino, in particolare, Raúl Asencio e Antonio Rüdiger, colpevoli di errori gravi sui primi due gol.
Ciò che preoccupa maggiormente il Real Madrid è che episodi simili non sono una novità in questa stagione.
Le numerose assenze in difesa e i recenti rientri di Carvajal e Militao - tornati in campo dopo nove e otto mesi rispettivamente - sono attenuanti parziali. Ma per un club che punta a vincere tutto, subire gol con questa frequenza non può essere considerato normale.
Dati spaventosi
Il Real Madrid ha incassato quattro o più gol in ben cinque occasioni nel corso di questa stagione. In tre di queste, il carnefice è stato il Barcellona, sempre con Carlo Ancelotti alla guida tecnica.
Il primo tonfo è arrivato in Liga, al Bernabéu, con un pesante 4-0 firmato da una doppietta di Lewandowski, un gol di Lamine Yamal e uno di Raphinha. Il secondo, ancor più sonoro, nella finale di Supercoppa: 5-2 per i blaugrana, a segno con Lamine Yamal, Lewandowski su rigore, una doppietta di Raphinha e Balde. Mbappé e Rodrygo hanno reso meno amaro il passivo. Il terzo ko, ancora in campionato, è maturato al Montjuïc con un 4-3 spettacolare per la squadra di Flick: Eric Garcia, Lamine Yamal e due reti di Raphinha hanno risposto alla tripletta di Mbappé.
Anche in Copa del Rey i Blancos hanno tremato: al ritorno della semifinale contro la Real Sociedad è arrivato un rocambolesco 4-4 dopo l’equilibrio dell’andata. Le firme madridiste sono state di Endrick, Bellingham, Tchouaméni e Rüdiger; per i baschi a segno Barrenetxea, un autogol di Alaba e una doppietta di Oyarzábal. Nonostante il passaggio del turno, le criticità difensive sono apparse evidenti.
Infine, il tracollo definitivo: il 4-0 subito dal PSG in semifinale del Mondiale per Club, con doppietta di Fabián Ruiz, una rete di Dembélé e il sigillo finale di Gonçalo Ramos, ha messo il punto esclamativo su una stagione 2024-2025 chiusa tra fischi, dubbi e troppi blackout.
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