Il PSG voleva vincere tutto, e per larghi tratti della stagione sembrava davvero possibile. Alla fine, però, resta una sconfitta (3-0 contro il Chelsea) che lascia un velo di amarezza, pur senza cancellare quanto di grande è stato fatto.
“Provo molto orgoglio, nonostante un po’ di frustrazione. Meritavamo questa vittoria, questa Coppa del Mondo. È stata una stagione straordinaria, la migliore che abbiamo vissuto. Siamo fieri di tutti: dei giocatori, dello staff, dei tifosi. Questa sconfitta è un’occasione per imparare in vista della prossima stagione, e siamo pronti a ripartire”, ha detto il presidente dei parigini, Nasser Al-Khelaïfi, nel post-partita, cercando di guardare avanti con lucidità e consapevolezza.
Alla domanda se prevalga l’orgoglio o la delusione, la risposta è chiara: “Sono molto orgoglioso di questa stagione. Anche se abbiamo perso una partita, fa parte del percorso. È stata una stagione memorabile e importante per tutti noi”.
"Luis Enrique? Il coach più gentleman del mondo"
Il presidente del PSG, Nasser Al-Khelaïfi, ha commentato successivamente, con lucidità e sportività, la netta sconfitta, riconoscendo i meriti degli avversari: “Congratulazioni al Chelsea, se lo meritano. Dobbiamo continuare, sono davvero molto orgoglioso della mia squadra. Hanno fatto una stagione incredibile, lunga ovviamente. I giocatori erano stanchi, lo si è visto oggi. Il Chelsea ha meritato. Questo è il calcio, dobbiamo rialzarci. Ora si godranno una vacanza e torneranno per la prossima stagione”.
Interpellato poi sul parapiglia finale, che ha visto coinvolto anche il tecnico Luis Enrique, il presidente ha difeso con fermezza il proprio allenatore: “Penso che abbiamo il coach più gentleman del mondo. Non farebbe mai nulla di scorretto. Credo siano stati i giocatori ad attaccarlo per primi, lui ha solo cercato di dividerli. Forse ha spinto, ma c’è rispetto per tutti: il nostro allenatore, quello del Chelsea… c’è una linea rossa che non si dovrebbe oltrepassare. Luis Enrique è il più disciplinato, la persona più corretta che ci sia”.
Infine, un bilancio sull’esperienza nel nuovo formato del Mondiale per Club, nonostante la delusione per il mancato successo: “Certo, sono triste per la sconfitta. Volevo vincere, questo torneo è molto importante per il club. Ma abbiamo vissuto un mese fantastico, con sette partite giocate. È un torneo straordinario e spero cresca sempre di più”.
L'analisi di Marquinhos: "Partita atipica per noi"
A parlare nel post-partita è stato anche Marquinhos, capitano del PSG, visibilmente deluso ma lucido nell’analisi della netta sconfitta subita nella finale del Mondiale per Club contro il Chelsea.
“È stata una partita atipica per noi, soprattutto nel primo tempo. Siamo stati molto al di sotto di ciò che normalmente possiamo fare,” ha detto.
Marquinhos ha riconosciuto la bravura degli avversari nel preparare la gara: “Credo che d’ora in avanti tutte le squadre inizieranno a studiarci sempre di più, a capire dove colpirci e come sfruttare i nostri momenti di debolezza. Il Chelsea lo ha fatto benissimo, ha studiato bene i movimenti, la formazione, e ha saputo approfittare delle nostre falle. Sono stati efficaci. Il primo tempo è stato decisivo e nel secondo non avevamo più energie per reagire”.
Nonostante la delusione, il capitano parigino non vuole che questa sconfitta cancelli quanto fatto durante la stagione: “È stato un torneo intenso, durissimo, con grandi squadre. Volevamo chiudere con un titolo, ci tenevamo tanto, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Abbiamo fallito, ma questo non toglie nulla a quanto costruito. È stata una grande stagione”.
Infine, un pensiero al futuro: “Abbiamo un gruppo che lavora con serietà, che dà tutto in allenamento e in partita. Dobbiamo valorizzarlo. Questa sconfitta ci servirà da lezione per la prossima stagione”.
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