È la sfida che tutti volevano: PSG contro Inter Miami. Un incrocio attesissimo sin dalla composizione dei gironi, che vedrà il club campione d’Europa affrontare Lionel Messi, ex stella parigina dal 2022 al 2024.
Le due squadre si affronteranno al Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, nel terzo ottavo di finale del Mondiale per Club. Il Paris si è qualificato in extremis come primo nel suo girone, grazie alla vittoria dell’Atlético Madrid sul Botafogo. La squadra arriva all’appuntamento forte delle sue certezze sul campo, ma con qualche ombra legata a vicende extra-calcistiche.
"Nonostante la nostra vittoria, vorrei sottolineare che i campi di questo campionato sono ben al di sotto del livello richiesto per giocare a calcio. I campi non sono neanche lontanamente vicini agli standard europei. Il pallone rimbalza come un coniglio", ha avvertito Luis Enrique dopo la vittoria del PSG sul Seattle di lunedì.
"È un problema, non è una scusa. Non si può giocare al livello che si vuole su campi del genere. Che razza di campi ci sono nei centri di allenamento! Le cose devono cambiare", ha aggiunto.
Questo spiega anche, in parte, perché il Paris è inciampato contro il Botafogo nella fase a gironi. Sì, i campioni d’Europa hanno comunque chiuso al primo posto, ma non sono andati lontani dal ritrovarsi dall’altra parte del tabellone. Poi ci ha pensato Antoine Griezmann: con il suo gol decisivo contro i brasiliani, l’Atlético ha spalancato la strada al PSG, che ha così centrato il passaggio del turno da capolista.
Ritorno di Dembélé e attenzione allo shock termico
Se lo stato dei campi ha già fatto storcere il naso a Luis Enrique, viene da chiedersi quale sarà la sua reazione dopo questo ottavo di finale disputato in condizioni molto diverse da quelle a cui il PSG si è abituato nelle ultime due settimane. Da Los Angeles ad Atlanta, le temperature restano elevate: il PSG si allena con oltre 30 gradi e resterà in città fino al 5 luglio in caso di qualificazione ai quarti.
Ma per la sfida contro l’Inter Miami, le condizioni cambieranno radicalmente. Nonostante le previsioni parlino di 29 gradi al fischio d’inizio e picchi fino a 36 con un’umidità del 61%, si giocherà al chiuso: il tetto retrattile del Mercedes-Benz Stadium è stato chiuso lunedì e l’ambiente sarà climatizzato tra i 18 e i 20 gradi. Un sollievo per le squadre e i tecnici, almeno in teoria. Ma occhio al possibile shock termico: e se fosse proprio questo a scatenare nuove lamentele nel post-partita?

In ogni caso, Luis Enrique potrà fare affidamento su una rosa quasi al completo. L’unico grande assente resta Presnel Kimpembe, mentre Ousmane Dembélé è pronto al rientro. Il francese, fuori dai giochi nella fase a gironi per un infortunio al bicipite femorale subito dopo la finale di Champions League, si è allenato regolarmente durante la settimana e dovrebbe tornare ad assaporare il campo contro l’Inter Miami. L’idea è concedergli qualche minuto per poi ritrovarlo titolare ai quarti.
Un ritorno importante per il PSG, che sogna uno storico trionfo. Da qui in avanti il livello si alza: i parigini, se proseguiranno la corsa, potrebbero affrontare nell’ordine Bayern Monaco, Real Madrid e Manchester City. Uno scenario da brividi che promette spettacolo e contribuisce ad accrescere il fascino di questo nuovo formato del Mondiale per Club.
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