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Mondiale per Club: Juventus contro il Real per il presente e il futuro, tra orgoglio e test per il mercato

Aggiornato
Igor Tudor batte il pugno con Pierre Kalulu
Igor Tudor batte il pugno con Pierre KaluluPATRICIA DE MELO MOREIRA / AFP
I bianconeri agli ottavi affrontano i Blancos di Xabi Alonso. In palio ci sono i quarti ma c'è anche l'obiettivo di capire a fondo virtù e problemi per dare un indirizzo ai lavori in corso sul mercato in vista della prossima stagione.

La manita in faccia del City ha lasciato un segno ancora visibile. È stato il brusco risveglio da un mondo di sogni facilitato da emiratini e marocchini in cui la Juventus si credeva forte dopo cinque gol nella prima partita e quattro nella seconda, con super Kenan Yildiz e Kolo Muani tanto che qualcuno aveva addirittura scomodato un paragone pesantissimo con la coppia Del Piero-Trezeguet.

Non siamo neanche vicini a quei livelli, ma non perché Kenan non sia abbastanza promettetente (lo è, eccome) o perché Kolo non sia un bomber come David (non lo è), non siamo proprio vicini come Juventus. Questa, di quella gloriosa squadra bianconera, ha solo l'allenatore, che però all'epoca faceva il calciatore.

Le statistiche di Juventus-Manchester City
Le statistiche di Juventus-Manchester CityOpta by Stats Perform

E il City ha mostrato senza pietà il gap che c'è ora con i club di primo livello, con Tudor costretto ad ammettere la differenza tra i giocatori di Guardiola e quelli che ha a disposizione lui: "Loro quando vogliono spendono tanto. Hanno giocatori molto più forti dei nostri, ma senza cercare scuse...". Una dichiarazione che non è piaciuta a qualcuno, ma che in fondo altro non è che "la cena con 10 euro in un ristorante da 100 euro" di Antonio Conte. Una disanima schietta ma anche un messaggio diretto alla società.

Le parole di Igor Tudor
Le parole di Igor TudorOta by Statf Perform/JOSE BRETON / NurPhoto / NurPhoto via AFP

I danni di Giuntoli e l'anno -1

Dichiarazioni che potrebbero ripetersi questo martedì sera visto che la Juventus affronta un'altra prima della classe, anzi la squadra che proprio col Manchester City ha dominato gli ultimi dieci anni in Europa, con una specializzazione in Champions League. Non c'è più Ancelotti, ma c'è Xabi Alonso. Per il resto la batteria di fenomeni è lì pronta ai fuochi d'artificio e può contare anche sul ritorno di un certo Kylian Mbappé.

Si preannuncia dura vita per la difesa bianconera composta da Kelly, Kalulu e Gatti, vista l'assenza di Savona per l'infortunio riportato contro il City. Nomi tutt'altro che altisonanti, frutto per 2/3 del maldestro operato di Giuntoli, ancora più raccapricciante se si pensa che dall'altra parte c'è un certo Dean Huijsen, gioiello della primavera bianconera, svenduto al Bournemouth per 15 milioni di euro e ricomprato dal Real Madrid per 60 milioni di euro. 

Un Giuntoli anni luce lontano dall'ispirazione partenopea, anche a causa delle richieste dell'ex tecnico bianconero Thiago Motta. Dopo aver bruciato il tesoretto della "meglio gioventù" della Juventus, ha speso quasi 150 milioni tra Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez (per la verità metà dei 50 del brasliano pagati con le cessioni di Barrenechea e Iling Jr all'Aston Villa), che al momento rappresentano tre fallimenti, con gli ultimi due già sul mercato visto che Tudor li vede poco (Nico) o niente (Luiz). 

Una rivoluzione sgangherata che ha trasformato quello che doveva essere l'anno zero della rifondazione in un anno -1, allontanando ancora di più la Juventus dai sogni di gloria e ritardando il "ritorno tra i grandi". Ora bisognerà trovare qualche pezza in difesa, a centrocampo (reparto che perlomeno può vantare l'unico acquisto azzeccato lo scorso anno, quello di Khephren Thuram) e in attacco, dove oltre alla grana Vlahovic ci sono da risolvere le situazioni dei prestiti di Kolo Muani e Francisco Conceicao. Nemmeno a dirlo, l'unica speranza certa per il presente e il futuro, da blindare come Fort Knox, si chiama Kenan Yildiz.

L'anteprima
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Il dentro o fuori col Real tra orgoglio e test per il mercato 

Questa la Juve che stasera affronterà il Real in uno scontro che sulla carta appare impari, più o meno come è sembrato quello col Manchester City di Guardiola. Quasi un'armata Brancaleone tra assenti di peso (Bremer), errori di mercato e prestiti, dove però almeno si scorge quell'idea di gruppo che era mancata con Thiago Motta. E con un gruppo - come insegna Claudio Ranieri che ha portato questa specifica arte di allenare  (Leicester e Roma) ai massimi livelli - si può andare oltre i propri limiti. Se poi si guarda il bicchiere mezzo pieno, la Juventus e il suo tecnico hanno fatto comunque il loro dovere, raggiungendo gli ottavi e portando nelle casse 30 milioni di euro. Tutto quello che succederà da qui in avanti nel torneo per i colori bianconeri sarà solo un ulteriore guadagno. 

Real Madrid favorito
Real Madrid favoritoOpta by Stats Perform

Sul piano sportivo invece la Juventus vorrà vendicare l'umiliazione subita contro il Manchester City e sicuramente proverà  fare meglio contro il Real, tirando fuori l'orgoglio dei suoi giocatori. Lo storico tra le due squadre vede quasi una parità negli scontri diretti, con i due club che si sono affrontati in tutto 21 volte, 10 volte ha vinto il Real, 9 la Juventus, mentre due sono i pareggi.

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Se orgoglio e storia non basteranno, già da mercoledì la rosa sarà sgombra da impegni e la società sarà libera di programmare con il tecnico gli acquisti da fare per dare alla squadra la fisionomia che vuole Tudor. In quel caso la partita contro il Real sarà stata soltanto un'altra cartina tornasole dei malesseri tecnici della squadra, alias i problemi da risolvere, almeno per quanto possibile.

Così agli ottavi, probabili formazioni 

Il Real arriva a questi ottavi di finale grazie a un pareggio e due vittorie nel girone, in trend positivo. Dopo un inizio lento, con il deludente 1-1 contro l'Al Hilal di Simone Inzaghi (che però ha dimostrato anche più avanti la sua forza), pur senza brillare si è imposto 3-1 contro i messicani del Pachuca, prima di ritrovare smalto nel 3-0 contro il Salisburgo. Una squadra che sembra in crescita di condizione e morale, al contrario della Juventus che dopo le belle vittorie contro Al Ain per 5-0 e Wydad per 4-1, ha incassato il pesante 5-2 contro il Manchester City.

I risultati di Juve e Real fin qui
I risultati di Juve e Real fin quiFlashscore

Dopo gli esperimenti di turnover contro gli inglesi che non hanno portato grandi risultati né sono piaciuti ai tifosi, Igor Tudor dovrebbe tornare alla formazione tipo inserendo dal 1' Thuram, Conceicao, Yildiz e Kolo Muani. In difesa difficile, viste le assenze, che si vada verso qualcosa di diverso dalla linea a tre composta da Kalulu, Gatti (che però a lavorato a parte per un attacco febbrile, in alternativa Rugani o Gil) e Kelly, con McKennie favorito su Alberto Costa come esterno di destra e Cambiaso a sinistra a dare manforte contro gli avanti del Real. 

Per il Real Madrid probabile che Xabi Alonso si affidi ancora ad Arda Guler, e Goncalo Garcia in caso Mbappé dovesse partire dalla panchina. Per il resto nella linea difensiva con Rudiger, Alexander-Arnold e Fran Garcia ci sarà l'ex Dean Huijsen. Più che un rimpianto bianconero, quasi un memento vivente sugli errori fatti e da non ripetere.

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