Era vista come una finale anticipata e le aspettative sono state rispettate in pieno. Almeno dal Paris Saint-Germain, che ha demolito il Real Madrid battendolo 4-0.
Una gara dominata sin dalle prime battute, proprio come l'epilogo di Champions League. La seconda semifinale del Mondiale per Club metteva di fronte i campioni d'Europa in carica e la squadra più titolata in Europa. Gli ingredienti per uno spettacolo pirotecnico c'erano tutti e anche ben assortiti.

La squadra dominatrice in Champions nell'ultimo decennio contro il nuovo peso massimo del continente. La presenza di Mbappé dal primo minuto contro la sua ex squadra che, da quando ha lasciato la Ville Lumiere, ha trovato la prima vittoria europea.
E poi una spruzzata di stelle sparse, Kvaratskhelia, Doue, Dembelè per citarne alcune, e le ambizioni di Xabi Alonso, a cui è stato affidato il compito di riportare la Casa Blanca immediatamente ai fasti passati, e quelle di Gonzalo Garcia, canterano che ha mantenuto il posto da titolare nonostante il ritorno dall'inizio del principino francese.
Real negli spogliatoi
La partita è iniziata con 10 minuti di ritardo a causa dell'arrivo in ritardo delle due squadre, rallentate dal traffico newyorchese. Negli spogliatoi sono rimasti i blancos, schiacciati, e storditi, dalla solita verve aggressiva dei parigini, partiti con una velocità impressionate. Pronti via due, disattenzioni difensive sono costate care agli spagnoli, che già all'8' si sono trovati sotto di due gol. Un avvio da brividi.
Al 6' un errore madornale di Asencio che ha perso il pallone dopo un controllo sbagliato, ha servito di fatto Dembele. L'attaccante francese, davanti a Courtois, è stato atterrato dallo stesso portiere, ma il direttore di gara ha lasciato proseguire. Da dietro Ruiz ha scaraventato in rete per l'1-0. Proprio lo spagnolo, già un minuto prima, era stato pericoloso con un diagonale a giro che era stato deviato dal portiere belga del Real.
Neanche il tempo di ripartire che gli spagnoli sono capitolati nuovamente, e ancora per un errore da dilettanti, questa volta di Rudiger. L'ex Roma ha ciccato clamorosamente una palla sulla trequarti subendo la pressione di Dembele che gli ha rubato il pallone. Lanciato a rete, Courtois non ha potuto fare altro che raccogliere la palla dal sacco per la seconda volta.

Sotto di due gol la squadra di Xabi ha provato a riordinare le idee (meglio dire a metterle insieme). Una decina di minuti di fraseggi, ma nulla di più prima che arrivasse la terza mazzata dei francesi. Al 24' azione da playstation della squadra di Enrique: triangolazione da manuale a metà campo per liberare Hakimi sulla destra. Il traversone dell'ex Inter è perfetto per Ruiz che, dopo aver controllato con qualche difficoltà, non ha sbagliato l'appoggio in rete per il 3-0 e la sua doppietta personale.
Un primo tempo da incubo per il Real, che ha in pratica replicato la prestazione deludente dell'Inter dello scorso maggio contro i francesi: un solo tiro in porta, e neanche pericoloso, 23% di possesso palla contro il 77 % dei parigini. Una prestazione decisamente negativa. Talmente negativa che gli spagnoli sarebbero potuti capitolare nuovamente al 40' se Kvaratskhelia non avesse mandato fuori di poco la sua conclusione dalla sinistra.
Partita "in ghiaccio"
Nella ripresa subito un sussulto, sempre di marca francese. Neanche un minuto dal ritorno in campo e il Psg aveva già superato nuovamente Courtois, questa volta con Doué. Per i Blancos è arrivato in aiuto il secondo assistente che ha segnalato la posizione irregolare di Dembelè, quest'ultimo assistman nell'occasione cancellata dal direttore di gara.
Forte del vantaggio, e in vista della finale, Enrique ha sostituito, tra il 59' e il 66', tutti i pezzi pregiati del suo reparto offensivo, assieme a Ruiz. Xabi Alonso ha provato a dare un po' di testa e cuore alla manovra della sua squadra, mettendo dentro, tra gli altri, Modric, in quella che potrebbe essere stata la sua ultima apparizione con la maglia del Real.
Per gli spagnoli, però, i cambi non hanno portato alcuna novità. Il Psg si è limitato a controllare, sfruttando le ripartenze. In una di queste, dopo una serie di situazioni che solo per imprecisione e stanchezza non hanno portato i francesi a dilagare, il Psg ha trovato il quarto gol con Ramos.

Un passivo davvero pesante per il Madrid, che così anonimo e senza spirito non si vedeva da tempo. Segnali per la dirigenza dei Blancos che dovranno digerire un addio umiliante al Mondiale per Club e riflettere sulle scelte future per la ricostruzione post Ancelotti.
Per il Paris Saint-Germain, invece, c'è adesso l'ostacolo Chelsea. Dopo il triplete già in bacheca, l'opportunità di alzare al cielo il quarto titolo stagionale. L'appuntamento è per domenica 13 luglio.
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