Due regine d'Europa, Chelsea e Psg, in campo per conquistare il mondo. Dopo i rispettivi successi, in Conference e Champions League, e una campagna americana lunga un mese e sei partite giocate, le formazioni di Enzo Maresca e Luis Enrique si sono ritrovate in un MetLife Stadium al cospetto di oltre 80mila spettatori e tanti ospiti illustri.
Del mondo dello sport, come Carlo Ancelotti, dello spettacolo, come Robbie Williams e Laura Pausini che hanno aperto le danze cantando l'inno del torneo, e anche della politica, con la presenza sugli spalti del presidente americano Donald Trump, accompagnato dalla moglie Melania.
In campo poche novità, rispetto alle semifinali. Enrique ha confermato in blocco la squadra che aveva surclassato il Real Madrid, mentre l'allenatore italiano dei Blues ha preferito fare due cambi, uno in difesa e uno in avanti.
E pronti via, l'impressione è stata subito netta. Il Psg dominante, sognato da Luis Enrique, deve ancora maturare per non avere passaggi a vuoto. La squadra francese, nella giornata più importante, non è stata quella delle ultime apparizioni. Il piglio aggressivo e deciso che aveva spiazzato anche avversari illustri ha latitato sin dalle prime battute.
Atteggiamento accorto e baricentro basso dei francesi hanno dato coraggio al Chelsea, apparso sin da subito più intraprendente. La squadra di Maresca ha quindi preso in mano la partita, pressando, evitando di concedere palle sporche e pungendo nei momenti decisivi.
Dettagli
Trascinato da un indiavolato Cole Palmer, il Chelsea ha chiuso gli spazi, raddoppiato dove c'era da limitare e creato pericoli fin da subito. All'8 è stato proprio Palmer a dare l'illusione del gol: il suo sinistro, quasi perfetto, ha però accarezzato il palo alla destra di Gigio Donnarumma.
Prove tecniche per il centrocampista inglese che da lì a breve avrebbe fatto stropicciare gli occhi ai propri tifosi. Prima però l'impensabile. I francesi, che in questa stagione hanno mostrato attenzione, spirito di sacrificio e cura dei dettagli, si sono persi proprio in quest'ultimi. La dimostrazione plastica al 16'. Una occasione preziosissima per il Psg sprecata malamente da Desire Doue, dimostrando di non essere in giornata, così come i suoi compagni.
Bravo Fabian Ruiz a far partire dalla sinistra un traversone rasoterra preciso, che ha tagliato tutta l'area di rigore, arrivando sui piedi di Doue. L'attaccante transalpino, nei pressi del limite dell'area piccola, invece di battere a rete ha preferito servire Dembele centralmente, trovando però l'intercetto di Cucurella che ha salvato i suoi.
Un brivido sulla schieda dei Blues che hanno rischiato di capitolare nuovamente al 18', ancora per mano di Doue: dalla destra si è accentrato, lasciando partire un tiro dai 15 metri, parato a terra da Sanchez.
La scossa
Campanelli d'allarme per la squadra di Maresca che dopo le due occasioni subite ha ripreso in mano la partita, ed è stato uno show targato Palmer. In 8' minuti ha messo in ghiaccio il risultato, cancellando di botto tutte le sicurezze transalpine.

Due gol fotocopia tra il 22' e il 30'. Vantaggio Blues complice un appoggio difensivo sbagliato di Mendes, il quale ha di fatto servito sulla corsa un ottimo Malo Gusto. Il laterale del Chelsea ha poi aperto al centro per Palmer che con un chirurgico sinistro ha battuto Donnarumma sull'angolino basso alla sua destra.
Otto minuti dopo, ancora Palmer, ancora di sinistro e ancora all'angolino basso alla destra di Donnarumma. Gol fotocopia per il 2-0 inglese.
Ma le magie del numero 10 inglese non sono terminate e hanno avuto un risvolto positivo al 43'. Palmer ha smesso i panni del bomber per vestire quelli di assistman: un filtrante preciso in area che ha trovato impreparata la retroguardia del Psg ed è stato raccolto da Joao Pedro. L'attaccante brasiliano, autore di una doppietta contro il Fluminense, si è trovato a tu per tu con Donnarumma, superandolo con un leggero tocco sotto per il 3-0 del Chelsea.

Chelsea in controllo
Stordita e anche incredula la squadra di Enrique ha abbozzato una reazione con colpo di testa in tuffo di Neves, parato a terra al 46'. Nella ripresa i francesi sono tornati in campo con un piglio diverso e già al 51' avrebbero potuto accorciare con un irriconoscibile Dembele. Dal limite dell'area piccola ha colpito a botta sicura davanti a Sanchez che si è superato con un intervento miracoloso.
Il Chelsea, come nel primo tempo, dopo i brividi ha ripreso in mano la gara, andando vicina al 4-0 con due occasioni di Liam Delap, entrato al posto di Joao Pedro. Prima una bel tiro verso il sette di destra. Un attento Donnarumma ha mandato in angolo. Poi in area davanti al portiere azzurro si è lasciato ipnotizzaare specando da facile posizione.
Partita definitivamente compromessa per i francesi all'85' quando Neves è stato pescato dal Var ed espulso per una reazione nervosa nei confronti di Cucurella.
Finale di partita concitato con una rissa che ha visto protagonista Donnarumma ed Enrique con Joao Pedro a farne le spese. Alla fine è il Chelsea a scrivere la storia, portando a casa il primo Mondiale per Club, facendolo anche da outsider.
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