Capitano e perno del centrocampo del Chelsea, Enzo Fernandez avrà un obiettivo unico nella finalissima della Coppa del Mondo per Club in programma domenica al MetLife Stadium contro il Paris Saint-Germain: diventare campione del mondo per la seconda volta, stavolta con il suo club.
Il 24enne argentino è infatti l’unico giocatore in campo con la possibilità di centrare questo prestigioso traguardo, dopo aver conquistato il Mondiale con l’Albiceleste in Qatar nel 2022. Una vittoria lo consacrerebbe tra i pochi eletti capaci di dominare il mondo sia con la nazionale che con la maglia di club.
Tra le due finaliste, l’unico altro argentino presente è il giovane difensore Aaron Anselmino, 20 anni, che non ha partecipato alla spedizione qatariota e finora ha totalizzato appena due minuti nella competizione, nella netta vittoria per 4-1 del PSG sul Benfica agli ottavi.
Ma l’impatto di Fernandez sui Blues va ben oltre le statistiche o le ambizioni personali. Il suo contributo è stato decisivo in una stagione altalenante per il Chelsea, costellata di luci e ombre. La possibilità di sollevare un secondo trofeo mondiale rappresenterebbe l'apice della sua carriera recente, ponendolo idealmente accanto a campioni del calibro di Iker Casillas e Xavi Hernandez (2010), Toni Kroos (2014), Raphael Varane (2018) e N’Golo Kanté (2021), tutti artefici di una storica doppietta mondiale.
"Pienamente soddisfatti di Enzo"
Cresciuto calcisticamente nella prestigiosa cantera del River Plate, Enzo Fernandez è oggi il motore del centrocampo del Chelsea. Nella nuova edizione della Coppa del Mondo per Club targata FIFA, il regista argentino ha disputato tutte e sei le partite dei Blues - partendo titolare in cinque occasioni - dimostrando ancora una volta la sua centralità nel progetto tecnico di Enzo Maresca.
Con tre assist all’attivo, è il miglior uomo-assist della formazione londinese. L’ultimo, decisivo, è arrivato nella semifinale contro la rivelazione del torneo, il Fluminense di Rio de Janeiro, battuto per 2-0.
"Abbiamo raggiunto tre obiettivi stagionali: la vittoria in Conference League, la qualificazione alla Champions e ora la finale del Mondiale per Club. Sono molto soddisfatto della prestazione e della dedizione di tutta la squadra," ha dichiarato Fernandez al termine della semifinale, sottolineando l’unità del gruppo e la sua fame di successi.

Il momento d’oro di Enzo Fernandez profuma di rivincita. Dopo aver perso centralità nel corso della stagione europea a vantaggio del duo emergente formato dal belga Roméo Lavia e dall’ecuadoriano Moisés Caicedo - quest’ultimo tra i protagonisti più brillanti del Mondiale per Club - il centrocampista argentino ha saputo riprendersi il suo posto con personalità e maturità.
Nonostante le scelte tecniche operate in quel frangente, il tecnico Enzo Maresca non ha mai fatto mancare il suo sostegno al capitano, ribadendo pubblicamente la totale “fiducia” nel giocatore. Il turnover, ha spiegato, è stato dettato principalmente dalle caratteristiche fisiche di Lavia e Caicedo, ritenute più adatte in quel contesto.
“Ha avuto qualche difficoltà all’inizio con noi, ma poi è decollato”, ha dichiarato Maresca alla vigilia della semifinale contro il Fluminense. “Ha compreso esattamente cosa ci aspettiamo da lui: dove stare, dove muoversi, come guidare il gruppo. Il suo coinvolgimento come leader è evidente. Siamo pienamente soddisfatti di Enzo”.
L'uomo della finale
Quando il gioco si è fatto serio, Enzo Fernandez ha risposto presente. Nei match più importanti, il centrocampista argentino ha conquistato nuovamente la fiducia del tecnico grazie alla sua incisività offensiva, superiore rispetto a quella dei suoi concorrenti diretti. Emblematico il suo ruolo da titolare nella finale di Conference League, vinta con un netto 4-1 contro il Real Betis: il primo trofeo europeo per il Chelsea dal 2021.
La conquista della Conference - la più giovane tra le competizioni UEFA - ha consentito ai Blues di entrare nella storia, diventando il primo club a mettere in bacheca tutti i trofei internazionali per club del calcio europeo.
Un premio di consolazione importante per una società che, dopo l’acquisizione da parte dell’imprenditore statunitense Todd Boehly nel 2022, ha speso più di qualsiasi altro club sul mercato, nel tentativo di costruire una nuova era vincente all’indomani della fine della lunga e controversa gestione Abramovich.
Il ritorno al successo europeo dopo quattro stagioni ha messo in luce un’altra qualità distintiva di Enzo Fernandez: la straordinaria capacità di incidere nelle finali. In soli cinque anni da professionista, il centrocampista argentino ha disputato sette finali, vincendone sei.
Un palmarès impressionante: dalla Coppa del Mondo del 2022 e la Copa América del 2024 con l’Argentina, alla Copa Sudamericana (2020) e alla Recopa Sudamericana (2021) con il Defensa y Justicia, passando per il Trofeo dei Campioni argentino vinto con il River Plate (2021) e la recente Conference League conquistata con il Chelsea.
L’unica macchia? La sconfitta ai rigori nella finale di Coppa di Lega inglese 2024 contro il Liverpool. Un dettaglio che non scalfisce però il suo status di uomo decisivo, un pedigree che i Blues sperano possa fare la differenza nella super sfida contro il Paris Saint-Germain di Luis Enrique, reduce da uno spaventoso 4-0 rifilato al Real Madrid in semifinale.
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