Stasera prenderà il via la quinta stagione della fase principale della UEFA Conference League. Trentasei squadre inizieranno il loro percorso, con la speranza di essere loro a sollevare il trofeo a Lipsia il prossimo maggio.
In vista della fase a gironi della competizione, Flashscore presenta tre motivi per seguire la Conference League quest’anno.
Una competizione per tutti
La UEFA ha sempre sottolineato come la Conference League permetta a club di tutta Europa di vivere il calcio continentale. Finora, la UECL ha mantenuto questa promessa.
Arrivati ormai alla quinta edizione, sono ben 121 le squadre diverse che hanno partecipato aalla competizione, provenienti da 48 federazioni nazionali. Per dare un'idea, le federazioni UEFA sono in totale 55.
Forse l’aspetto più affascinante della UECL è la presenza di nazioni rappresentate per la prima volta in una fase a gironi. Dall’introduzione della Conference League, 12 paesi hanno visto una propria squadra raggiungere per la prima volta questo traguardo. Malta è l’ultima ad aggiungersi a questa lista, grazie agli Hamrun Spartans che hanno superato i turni di qualificazione.
Restano solo tre nazioni che non hanno mai visto una propria squadra arrivare a questo punto di una competizione UEFA per club: Andorra, Montenegro e San Marino.
Le 36 squadre rappresentano 29 paesi diversi nella UECL. Un dato che supera le altre due competizioni UEFA per club, dove sono coinvolte solo 16 nazioni nella UCL e 23 nella UEL.
Quindi, per chi ama vedere squadre di tutta Europa protagoniste in una competizione continentale – e non solo i club d’élite – la UECL è il posto giusto.
Tante squadre nuove
In vista delle partite inaugurali di oggi, ben 15 squadre parteciperanno per la prima volta alla fase a gironi/fase a lega della UECL. In realtà, due terzi di queste non erano mai arrivate a questo livello di una competizione UEFA per club, rendendo l’occasione ancora più speciale.
Il ricambio rispetto alla scorsa stagione è ancora più interessante: solo otto club hanno preso parte ai turni principali della Conference League, meno del 25%!
Per fare un confronto, sia in Champions League che in Europa League oltre il 50% delle squadre della scorsa edizione disputeranno di nuovo il girone unico di quest’anno.
Il primo turno vedrà anche nuovi incroci: solo una sfida metterà di fronte squadre che si sono già affrontate in Europa. Questo sarà un tema ricorrente durante la stagione, soprattutto nella prima fase.
Un nuovo campione garantito
A differenza di UCL e UEL, nella Conference League avremo sicuramente un nuovo vincitore. La Fiorentina è l’unica squadra ad aver già raggiunto la finale del torneo, per ben due volte. L'AZ è l’unico altro club ad essere arrivato in semifinale.
L’idea di vedere un nuovo campione europeo – cosa già successa due volte nella breve storia della UECL – è sicuramente un motivo di interesse.
Fiorentina, Shakhtar Donetsk, Dynamo Kyiv, Slovan Bratislava e Aberdeen hanno vinto trofei europei e tutti, tranne lo Shakhtar, lo hanno fatto nella ormai scomparsa Coppa delle Coppe (gli ucraini hanno invece vinto la Coppa UEFA – l’attuale Europa League). Altri due club – AZ e Rapid Wien – sono arrivati fino in finale.
Attualmente, i debuttanti in Europa del Crystal Palace sono considerati i grandi favoriti, il che li renderebbe il terzo club inglese diverso a sollevare il trofeo.
Va detto che finora sono cinque i paesi che hanno portato una squadra in finale di UECL: Inghilterra, Italia, Spagna, Paesi Bassi e Grecia. Tutte queste nazioni hanno una sola squadra in questa edizione, quindi le possibilità di vedere almeno un nuovo paese aggiungersi a questa lista sono piuttosto alte.
Ci aspetta un’altra stagione entusiasmante di Conference League. Se questa edizione sarà all’altezza delle precedenti quattro nella breve storia del torneo, allora sarà davvero un'altra campagna da ricordare.
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