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Playoff Champions League: Atalanta beffata 2-1, un rigore dubbio decide l'andata a Brugge

Aggiornato
Il rigore del 2-1
Il rigore del 2-1NICOLAS TUCAT/AFP
A lunghi tratti in balia dei padroni di casa, i bergamaschi riescono comunque a rimontare lo svantaggio e a rischiare in un paio di occasioni di spuntarla nella ripresa. In pieno recupero il discusso penalty.

Sul campo del Club Brugge l'Atalanta ottiene una sconfitta bruciante, subendo una cocente sconfitta in extremis. Il 2-1 finale punisce oltremodo la squadra orobica in vista del match casalingo in programma tra una settimana.

Mezz'ora da incubo

È stata una delle peggiori versioni dell'Atalanta quella che si è vista allo Jan Breydel Stadion nella prima parte di gara. I padroni di casa hanno iniziato il match alla perfezione, pressando come forsennati e costringendo i bergamaschi a tante palle perse nella propria metà campo.

E proprio da una di queste, che ha coinvolto Isak Hien e Stefan Posch, ha permesso a Talbi di rubare palla con velocità e di servire Ferran Jutglà, che con il controllo si è apparecchiato il pallone prima di scagliarlo al volo col destro alle spalle di Rui Patricio.

Dopo il gol arrivato al 15esimo, la voglia e l'aggressività del Club Brugge sono durate ancora per almeno un altro quarto d'ora in cui la Dea ha tremato ancora facendo infuriare Gian Piero Gasperini, e rischiando di subire la seconda rete con Maxim De Cuyper.

Nel finale di tempo, passata la sfuriata, la squadra lombarda ha iniziato a guadagnare terreno e pian piano ad affacciarsi dalle parti di Simon Mignolet: prima è stato Mateo Retegui a provarci con un destro finito a lato non di molto, e poco dopo Mario Pasalic ha trovato la coordinazione giusta per deviare un pallone di Davide Zappacosta proveniente dalla sinistra e trovare il pari al minuto 41.

Atalanta poco cinica, poi la beffa

Il secondo tempo inizia come era cominciato il primo, ovvero con il Club Brugge arrembante e l'Atalanta in confusione. Una grande chance capita al terzino mancino Maxim De Cuyper, il cui tiro sibila al palo alla sinistra di Rui Patricio.

Gian Piero Gasperini correi ai ripari e inserisce Juan Cuadrado e Lazar Samardzic per Raoul Bellanova e Mario Pasalic. E i due cambi si vedono subito: il colombiano imbecca Davide Zappacosta che impegna il portiere avversario di testa, trenta secondi dopo il serbo sciupa una grossa chance a tu per tu con Simon Mignolet tirando male.

Le statistiche
Le statisticheFlashscore

Nella parte conclusiva del match le offensive della squadra belga sono via via calate, probabilmente visto il grande sforzo complessivo, e anche i ritmi del match si sono affievoliti. 

L'Atalanta con altri due cambi (Rafael Toloi, Marco Brescianini e Marco Palestra) ha provato a cambiare volto al match per tentare il colpaccio, ma non ha avuto la forza di colpire.

Nel prolungato forcing finale, due le azioni degne di nota: all'83esimo con il sinistro dal limite l'ex Charles De Ketelaere, che però ha trovato l'ottima risposta di Simon Mignolet, e all'89esimo con Juan Cuadrado, che da buona posizione non è riuscito ad angolare.

Il rigore

All'inizio del recupero la svolta: una manata involontaria di Isak Hien sul subentrato Gustaf Nilsson viene punita con il penalty nello stupore generale, e lo stesso attaccante svedese realizza dal dischetto dando un prezioso successo ai suoi.

Il post partita

Gian Piero Gasperini furibondo dopo l'episodio nel finale che è costato il ko: "Il calcio sta diventando uno sport completamente diverso da quello che è stato per secoli". Leggi qui le sue dichiarazioni e quelle di Charles De Ketelaere.

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