All'improvviso, l'Inter: "Contro Fiorentina, Juve e Salernitana avremmo meritato altro", ha assicurato Simone Inzaghi alla fine dell'incontro dominato e vinto dalla propria squadra al Da Luz di Lisbona (0-2). Chi l'avrebbe mai detto che i nerazzurri avrebbero messo una seria ipoteca sulle semifinali di Champions League già dopo la gara d'andata dei quarti disputata, per giunta, sul campo del Benfica?
Davvero soltanto i più ottimisti. Anche perché da una parte c'era la bella sorpresa del calcio europeo e dall'altra una squadra sbattuta, dopo l'ultima giornata di campionato, fuori dalla zona Champions. E sarà proprio la massima competizione continentale a segnare il destino dell'Inter nei prossimi due mesi. Un vero e proprio spartiacque, sia in Italia, dove finire la stagione fuori dai primi quattro posti sarebbe un sinistro totale, che in Europa, dove soltanto l'eventuale vittoria della coppa dalle grandi orecchie permetterebbe a Inzaghi (in caso di flop in campionato) di salvare la stagione e la panchina.

In realtà, il paradosso nerazzurro è che anche contro il Benfica, l'Inter avrebbe meritato di più. Di fronte a un avversario incapace (per demeriti propri e meriti del rivale) di giocare come aveva fatto sinora, la squadra di Inzaghi avrebbe potuto segnare anche un paio di gol in più e chiudere definitivamente ogni discorso già in Portogallo: "Non ho nessuna rivincita da prendermi, davvero. Lavoro per il bene dell'Inter, è giusto ascoltare le critiche, ma bisogna sempre lavorare per fare meglio".
"Stasera abbiamo lavorato di squadra, ma ripet: la resa dei conti ci sarà tra 7 giorni". Una settimana che la Beneamata vivrà con il sapore agrodolce di avere un piede e mezzo nelle semifinali di Champions e, allo stesso tempo, di essere finita, dopo il pari di Salerno, al quinto posto in classifica in Serie A.

E del resto, dando un'occhiata anche veloce agli ultimi dieci incontri disputati dai nerazzurri salta subito all'occhio l'eccessiva presenza del colore rosso, quello comunemente usato dai grafici per risaltare la sconfitta. Ben quattro passi falsi che hanno finito per compromettere la situazione dell'Inter in classifica, sollevando un polverone che Barella e compagni sono riusciti a dissipare soltanto in Europa.
Dopo essere sopravvissuti a un girone con Bayern Monaco e Barcellona, infatti, i nerazzurri hanno eliminato il Porto agli ottavi. Una qualificazione sudatissima quella conquistata a scapito dei dragoes che non ha nulla a che vedere con la prestazione brillante di ieri al Da Luz.

E bisognerà ripartire proprio da Lisbona: "Il calendario è incredibile, l'Inter in Italia è l'unica ad avere questo calendario. I ragazzi stringono i denti, dobbiamo migliorare sempre. In questi 18 mesi non mi avete mai sentito dire qualcosa perché sull'impegno non posso dire nulla. Siamo a metà aprile e siamo in tutte le competizioni".
Beh, essere ancora in corsa per tutte le competizioni è quantomento discutibile, visto che l'obiettivo vero in campionato dell'Inter, all'inizio della stagione, era vincere lo scudetto e non di certo arrivare quarti che era considerato il minimo indispensabile. Detto questo, non ha più senso voltarsi indietro quando alla fine dei prossimi 14 giorni si potrà cominciare a tirare un primo bilancio sulla stagione nerazzurra. Monza e Empoli in Serie A, Benfica in Champions e Juve in Coppa Italia: quattro finali.
