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Gasp furioso dopo la sconfitta nel finale: "Sta diventando uno sport completamente diverso"

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini NICOLAS TUCAT/AFP
Il tecnico piemontese dopo il rigore fischiato contro nel finale spiega: "La stragrande maggioranza dei giocatori si butta, urla, strilla, amplifica e fa di tutto per rubare un fallo. Una cosa distante dallo spirito del calcio".

"Evidentemente le decisioni arbitrali italiane contagiano anche l'Europa - ha spiegato il tecnico dell'Atalanta al termine del ko rimediato in Belgio per 2-1 -. Stiamo andando fuori da quello che è il calcio. Tutti hanno un'idea di falli completamente diversa".

"I falli di mano creano polemiche ma a volte è davvero difficile. Il dramma vero sono i contatti - ha aggiunto -. La stragrande maggioranza dei giocatori si butta, urla, strilla, amplifica e fa di tutto per rubare un fallo. Una cosa distante dallo spirito del calcio".

"Il calcio sta andando in una direzione non so guidata da chi - ha continuato Gian Piero Gasperini -. Io non conosco più le regole del calcio. Mi chiedete se è rigore? Non lo so. Oltre a saltare come i pinguini, ora correremo anche come i pinguini. Il calcio sta diventando uno sport completamente diverso da quello che è stato per secoli".

L'allenatore dell'Atalanta continua: "Aldilà delle polemiche ormai dobbiamo accettare queste regole che io non riconosco più. Mettetevi tutti d'accordo, anche le tv, perché poi ci si sguazza in queste cose. Magari qualcuno dice pure che Hien ha toccato. Ormai gli arbitraggi sono completamente distanti da tutto quello che dicono anche i calciatori".

De Ketelaere in coro

"Sono stato lontano ma ho visto che l'arbitro era molto arrogante. Non parlava e dava gialli a tutti. Appena ho visto l'immagine del rigore ho pensato che se chiedi a cento persone nessuno direbbe che è rigore. Hien era davanti. Nessuno darebbe quel rigore. Fa male perdere così, all'ultimo. Non è giusto".

Così Charles De Katalaere sul rigore concesso dall'arbitro turco Umut Meler al Bruges contro l'Atalanta per un leggero contatto in area in pieno recupero.

Sul ritorno

"Ora dobbiamo vincere 2-0, dovremo esporci di più per togliergli il possesso palla. Loro sono una buona squadra e sarà una partita molto difficile, oggi male nella prima mezzora poi piano piano siamo cresciuti. Nel secondo tempo abbiamo avuto anche delle occasioni clamorose, prima di questo episodio. Da vincenti però siamo usciti perdenti".

"Arriveremo al ritorno con mille motivazioni, ma prima c'è la partita con il Cagliari e dobbiamo fare la conta con chi sarà disponibile - ha concluso -. Faremo il massimo per stare dentro".