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Champions League, un Napoli improduttivo viene fermato sul pari in casa dall'Eintracht

Un'azione del match
Un'azione del matchAndreas SOLARO / AFP

Gli azzurri hanno voluto subito imporre il loro ritmo attraverso il palleggio, senza però riuscire a trovare dei varchi interessanti. Milinkovic-Savic salvava i suoi in una ripresa in cui Anguissa e McTominay sciupavano sotto la porta avversaria. Il match sfociava in un pari che serve a poco a Conte

Doveva per forza rialzare la testa in Champions League, il Napoli. La batosta per 6-2 del Philip tadion gridava vendetta non solo per una questione d'orgoglio ma soprattutto per ottenere tre punti cruciali nella ricerca del passaggio del turno. Contro c'era un Eintracht che è venuto a schierarsi compatto per lasciare il meno possibile le linee di transizione agli azzurri, che appena ne hanno trovata una al sesto hanno visto Hojlund e Anguissa ostacolarsi sotto porta dopo un ottimo cross di Gutierrez. 

Gli azzurri orbitavano principalmente a sinistra, dove il terzino spagnolo si scambiava posizione con il vivace Elmas, che all'undicesimo si accentrava e calciava con decisione ma vedeva il suo tiro deviato sopra la traversa dal compagno di squadra McTominay. Pimpante e voglioso, il macedone era nuovamente protagonista subito dopo con uno slalom stretto che lo portava a entrare in area e a farsi respingere dal portiere avversario un bel sinistro.

Stallo azzurro

Dominatore nel possesso palla, l'undici di casa si mostrava però farraginoso nelle trame oltre la trequarti. Quando mancavano gli spazi, le incursioni si rivelavano sterili, e i lanci lunghi per Hojlund non venivano raccolti dal danese. L'inerzia si spostava dunque sull'out destro, dove Di Lorenzo e Anguissa si alternavano nelle discese sulla destra ma senza mai trovare il cross adatto, anche per colpa di una retroguardia avversaria sempre ben piazzata e guidata da un attentissimo capitan Koch.

Spostatosi nuovamente a sinistra, il Napoli vedeva combinare nuovamente bene Elmas e Gutierrez, il quale scaricava indietro per il camerunese, il cui sinistro di prima era però sballatissimo. E così il primo tempo scivolava via senza che la superiorità azzurra si trasformasse da stantia a concreta.

Dominio sterile

L'inizio della ripresa era spezzettato, con i tedeschi che si facevano vedere con alcune ripartenze e gli azzurri costretti a cercare qualche pertugio apparentemente inesistente. Hojlund, infatti, non riusciva mai a ricevere in modo pulito cross o imbeccate, dimostrandosi ancora ovattato dopo il recente periodo di assenza. Dopo oltre un'ora di gioco Conte rinunciava al suo soldato scelto Politano per inserire Neres e ottenere più imprevedibilità in avanti contro un attentissimo Brown.

Poco dopo un'azione sulla sinistra si involava ancora Elmas, il cui cross basso veniva addomesticato in area da McTominay, che però si vedeva ribattuta una conclusione potenzialmente pericolosa. Ad avere l'occasione migliore erano gli ospiti: dopo un cross dalla destra un batti e ribatti faceva arrivare il pallone sul destro di Knaupp, che da sette metri lanciava un sasso che solo le forti mani di Milinkovic-Savic riuscivano a rendere impalpabile. 

Le statistiche del match
Le statistiche del matchStats Perform

L'ingresso di Lang per Lobotka era voluto ad aprire il campo, e l'olandese si faceva subito vedere per un paio di dribbling per guadagnare il fondo. Sullo sviluppo del secondo, un pallone sporco finiva sul destro di Anguissa, che falliva un rigore in movimento. L'Eintracht in qualche modo ci credeva e su uno sviluppo di un'altra azione a destra una deviazione per poco non sfociava in un clamoroso autogol di Gutierrez, salvato da un solerte Milinkovic. 

L'indolenza partenopea si manifestava tutta nell'opportunità sciupata da McTominay, che servito a rimorchio da Anguissa, che aveva strappato in contropiede, la spediva altissima da ottima posizione. Stanco e dunque ancora più inconcludente, il Napoli si affidava a Lang, il cui cross generava una serie di rimpalli alla fine dei quali Di Lorenzo da fuori lanciava un sinistro alto. Su un corner da sinistra prima Elmas e poi Hojlund sbattevano contro il portiere tedesco, facendo rientrare in gola l'urlo del Maradona. Era l'ultimo vero sussulto di una prestazione insufficiente da parte dei campioni d'Italia, che perdono così un'occasione importante in casa e contro una rivale sicuramente abbordabile.