I nerazzurri vincono come da pronostico contro i cechi, mai pericolosi dalle parti di Sommer: i ragazzi di Chivu vincono con il minimo sforzo trascinati dall'attaccante argentino.
Secondo successo in questa edizione della Champions League per l'Inter, ancora senza subire reti: contro lo Slavia Praga i nerazzurri hanno trionfato 3-0.
Gara gestita con il pilota automatico da parte dei padroni di casa, che hanno ottenuto il secondo clean sheet consecutivo tra campionato e coppa.
Uno-due grazie ad un regalo dei cechi
Dominio nerazzurro nel primo tempo contro i biancorossi di Praga: i padroni di casa controllano la gara provandoci in maniera non troppo convinta con Hakan Calhanoglu, Lautaro Martinez e Marcus Thuram, sbloccandola solamente alla mezz'ora grazie ad un regalo del portiere ospite.
Jindrich Stanek, estremo difensore dello Slavia, ha infatti sbagliato il disimpegno consendendo al "Toro" di intercettare facilmente la palla, depositandola in rete da pochi passi.
L'Inter ha approfittato del momento propizio e del black out dei cechi per raddoppiare prima dell'intervallo, servendosi dell'intesa tra Denzel Dumfries e Marcus Thuram appena quattro minuti dopo: l'assist del francese è stato deviato dall'olandese, bravo a tagliare il campo inserendosi sul palo opposto alla sua corsia di competenza, sorprendendo la difesa ospite.
Ancora Lautaro
Sul doppio vantaggio, la ripresa per l'Inter è una pura formalità. I ragazzi di Chivu abbassano notevolmente i ritmi, già non esaltanti nella prima frazione, ma trovano comunque il 3-0 al 65esimo grazie a Lautaro Martinez, che come a Cagliari beneficia dell'assist di Alessandro Bastoni.
Nell'ultima parte di gara i nerazzurri si limitano a gestire il punteggio, senza accanirsi sugli ospiti nonostante l'importanza della differenza reti nel prosieguo della competizione.

L'unica nota negativa della serata riguarda Marcus Thuram, infortunatosi in occasione del gol del compagno di reparto (ha dato il là alla galoppata di Bastoni) e sostituito da Ange-Yoan Bonny: il francese ha comunque seguito la parte conclusiva del match dalla panchina, pur con un'evidente fasciatura.
I subentrati, volenterosi di mettersi in mostra, hanno provato ad arrotondare ulteriormente il risultato, che però non è più cambiato neanche dopo tre minuti di recupero.