Ci vorrà un'impresa, un'altra notte magica, per tenere in vita il re d'Europa nella "sua" competizione. Tuttavia, con un Arsenal in forma che ha dominato l'andata, la cima da scalare sembra molto dura anche per i giganti spagnoli, veri e propri specialisti quando si tratta di epiche rimonte sul palcoscenico europeo.
Ed è per questo motivo che il club madrileno ha cercato di risollevare gli animi pubblicando sui social network le immagini delle ultime "remontadas": da quella contro il Wolfsburg nel 2016 (2-0, 3-0) a quelle contro Psg (1-0, 3-1), Chelsea (1-3, 3-2) e Manchester City (4-3, 3-2) nel 2022.
"Così, così rimonta il Real Madrid"
"Asi, asi remonta el Madrid" (Così rimonta il Real Madrid) titolava il quotidiano MARCA, ricordando imprese simili contro il Derby County nel 1975, il Celtic nel 1980 e l'Inter nel 1986.
"Se c'è una squadra capace di farlo, è il Real", hanno assicurato dopo la gara d'andata i giocatori blancos in coro: "Sì, certo che possiamo farcela", ha ammesso anche Kylian Mbappé.
"Se si guarda alla partita di stasera, si potrebbe dire che non ci sono praticamente possibilità. Ma nel calcio succedono cose imprevedibili. Nessuno si aspettava che Rice segnasse due gol da un calcio di punizione, ma lo ha fatto", la versione ottimista del tecnico merengue Carlo Ancelotti.
"Dobbiamo credere e avere fiducia in noi stessi, perché spesso succedono cose del genere al Bernabeu", ha aggiunto.
Mbappé chiamato a salvare la situazione
"Cose del genere", come la qualificazione alla finale dello scorso anno sulla via della 15esima coppa dalle grandi orecchie, arrivata dopo aver abbattuto il Bayern Monaco sul gong della semifinale di ritorno grazie a un terrificante uno-due in tre minuti del centravanti di riserva, Joselu (88', 91').
In vista della gara di stasera, invece, le Merengues puntano su Kylian Mbappé, la loro stella reclutata la scorsa estate, che spera di vivere una remontada in modo positivo, dopo averla vissuta nel peggiore dei modi con il PSG nel 2022.
L'attaccante francese, ancora a caccia della prima Champions League e del Pallone d'Oro, a febbraio aveva dimostrato contro il Manchester City di essere in grado di abbattere un gigante quasi da solo, con una clamorosa tripletta (3-1).
"Sogno momenti come questo da quando ero bambino. Giocare per questo club e sentire cosa si prova in una grande serata al Bernabeu. Me ne hanno parlato in tanti, ma ora l'ho visto con i miei occhi e spero di viverlo ancora", ha dichiarato entusiasta.
Dopo l'espulsione rimediata per un fallo violento contro l'Alavés lo scorso fine settimana, il capocannoniere merengue (33 gol in 49 partite) sa di essere di nuovo molto atteso dai suoi tifosi, che al suo arrivo erano euforici, convinti che fosse il gioiello in grado di portare il Real alla 16esima Champions League.
Con un deficit di tre gol da rimontare, il capitano della nazionale francese si trova, così, ad affrontare una sfida importante per la propria squadra e la sua gloria personale.