Dopo due sconfitte in campionato la vice campione d'Europa Inter ha esordito in Champions League nel sempre glorioso scenario dell'Amsterdam Arena. I padroni di casa dell'Ajax, che tornavano a giocare questo torneo dopo tre stagioni, non hanno voluto lasciare spazio al caso fin dal primo minuto, pressando in modo continuo e andando allo scontro in ogni momento.
Ruvida e serrata, la prima parte della partita ha visto una serie di duelli fisici rusticani, tra i quali spiccava uno tra Marcus Thuram ed Edvardsen, con il francese che veniva ammonito per una manata mentre andava via in progressione. Lo stesso attaccante francese era autore del primo spunto dopo la mezz'ora, quando dopo un dribbling secco calciava un diagonale che sfiorava il palo.
Lampo Thuram
Lo scatto arrivava alla fine del primo tempo, quando prima Sommer sventava la rete dei padroni di casa restando in piedi fino all'ultimo per stoppare Godts, e poi Thuram trovava di testa la rete del vantaggio su corner dalla destra calciato da Calhanoglu. Un acuto da centravanti vero anticipando i propri marcatori sul primo palo, e che permetteva ai nerazzurri di andare sul riposo più sereni.

La ripresa iniziava come era conclusa, e vedeva i nerazzurri allungare il loro distacco. La modalità era praticamente la stessa: corner dalla destra di Calha e Thuram a svettare su tutti, stavolta all'altezza del dischetto. Due colpi di testa in cinque minuti da parte del francese sigillavano la superiorità interista. La tranquillità prendeva piede nell'animo di Barella e compagni, che si limitavano a gestire la rendita con acume e calma.
Thuram faceva anche le veci di Lautaro, in panchina perché non al meglio, proteggendo palla spalle alla porta e facendo da catalizzatore di gioco. Accusato ultimamente di non essere troppo decisivo nel gioco aereo, il nativo di Parma ha accumulato ben tre reti di testa nelle ultime due uscite. E se nella sfida di campionato contro la Juventus non è stato decisivo, stasera si è vestito da protagonista assoluto.
I vari cambi finali da parte di Chivu non cambiavano l'andazzo dell'incontro, con l'Inter in totale controllo e avviata al primo trionfo europeo. Un trionfo importante soprattutto per il morale, visto che il tecnico rumeno era stato accusato di essere poco idoneo a una piazza del genere. Col difficile calendario in Europa, inoltre, accumulare tutti i punti a disposizione oggi era cruciale e propedeutico.
