All'allenatore spagnolo è stato chiesto se il fatto di giocare con il Real Madrid in questa fase sminuisca l'importanza dell'incontro.
"Il sorteggio è il sorteggio e accettiamo la sfida. Sicuramente. Ci sono pochi club in Europa con una storia come questa (quella del Real). Non abbiamo fatto, diciamo, 'abbastanza bene' nella fase a gironi, quindi meritiamo di essere dove siamo".
Guardiola ha poi parlato del rapporto tra i due club che si sono incontrati più volte negli ultimi anni e gli è stato chiesto se pensa che si tratti di una grande rivalità: "Negli ultimi anni sì. Abbiamo avuto buoni e cattivi risultati. Non è normale giocare così tante volte contro lo stesso avversario. Detto questo, nella storia della Champions League ci sono state molte altre rivalità".
Al tecnico del Manchester City è stato anche chiesto se ci sarà rancore dopo che il Madrid si è rifiutato di partecipare alla cerimonia del Pallone d'Oro vinto da Rodri, dopo che era trapelato che Vinicius non avrebbe vinto il premio.
"No, assolutamente no. Sono contento per Rodri. Anche Vinicius ha avuto un anno straordinario. Come in passato, quando Messi e Cristiano se lo contendevano. L'argomento è chiuso".
Guardiola è stato poi sollecitato sul fatto di giocare la seconda partita al Bernabeu: "Giochiamo la seconda partita in trasferta perché non siamo stati abbastanza bravi nella fase a gironi. Non meritavamo di qualificarci direttamente agli ottavi. Ma la nostra squadra ha qualcosa di speciale e speriamo di poterlo dimostrare domani".
"Sfavoriti? Non lo so. Credo che entrambe le squadre abbiano avuto problemi in termini di infortuni durante la stagione. Penso che il Real Madrid lo gestisca molto meglio di noi, perché è ancora in testa al campionato. Questo dimostra ancora una volta la loro consistenza".
"Sono un grande rivale. Lo sappiamo. Ci siamo confrontati molte volte con loro e sappiamo che nei momenti difficili danno il meglio di loro. Ovviamente dobbiamo fare due buone partite per passare il turno".
Guardiola non ha gradito la domanda se è a rischio esonero: "No", ha detto. "Non so se a un medico venga chiesto della sua posizione in questo modo. Sono qui grazie a ciò che ho vinto nelle stagioni precedenti. Non credo che mi butteranno per strada".
Infine, ha parlato della sua valutazione degli attaccanti del Real Madrid: "È impossibile controllare questi giocatori in 90/120/200 minuti. Sono eccezionali: il modo in cui si combinano, come corrono, l'abilità nell'uno contro uno, il modo in cui tengono la palla, tutti e quattro sono eccezionali. Tutti lo sanno, quindi bisogna accettarlo e ridurre il più possibile il loro coinvolgimento, sapendo che succederà".