Champions, Atalanta a Francoforte per rilanciarsi: Palladino cerca segnali dopo il ko di Napoli

Gianluca Scamacca, l'ariete ritrovato
Gianluca Scamacca, l'ariete ritrovatoDOMENICO CIPPITELLI / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP

La trasferta contro l’Eintracht diventa uno snodo: classifica favorevole, Scamacca recuperato e buone sensazioni trasmesse dalla ripresa al Maradona. Il nuovo allenatore chiede intensità, coraggio e più precisione sotto porta.

L’Atalanta arriva alla trasferta di Francoforte con una certezza che, paradossalmente, è anche l’unica vera buona notizia di queste settimane: la propria situazione di classifica in Champions League. Sedicesimi con sette punti - frutto delle due vittorie e del pareggio conquistati sotto la gestione di Ivan Juric - i bergamaschi restano pienamente in corsa per un posto nei play-off nonostante il cambio in panchina e una partenza complicata.

Raffaele Palladino ha avuto pochi giorni per intervenire su una squadra che al Maradona ha mostrato due volti opposti. Nel primo tempo, infatti, la Dea è stata travolta dal Napoli nei 45 minuti che hanno, di fatto, indirizzato la partita; nella ripresa, invece, i nerazzurri sono stati più coraggiosi, più intensi e, presumibilmente, più vicini a ciò che l’allenatore vuole costruire.

La situazione di classifica dell'Atalanta in Champions
La situazione di classifica dell'Atalanta in ChampionsFlashscore

È stato lo stesso Palladino a spiegarlo dopo la sconfitta: "Si poteva tenere aperta la partita, mi porto a casa un secondo tempo positivo, per il carattere e la prestazione. Non siamo riusciti a fare il 3-2 per riaprirla". Una differenza che, secondo il tecnico nerazzurro (e non solo lui), nasce anche da un fattore preciso: "Il (ritrovato, ndr) peso in attacco di Scamacca".

Il rientro dell’attaccante è fondamentale in una squadra che, per ammissione dello stesso allenatore, crea molto ma manca dell’ultima stoccata: "Ci è mancata la stoccata finale. Siamo andati tante volte vicini a chiudere, con De Ketelaere, Lookman, Scamacca… Sono io a dover mettere in condizione gli attaccanti di calciare verso la porta e crederci di più".

Il bicchiere mezzo pieno

La prima settimana di lavoro non ha concesso grandi margini di intervento, ma ha confermato allo staff che le risorse a propria disposizione sono di prima qualità.

"Abbiamo avuto poco tempo, c’è da lavorare ma dobbiamo ripartire dal coraggio e dalla prestazione del secondo tempo - ha sottolineato l'ex tecnico della Fiorentina - . Tutti i ragazzi sono dei soldati, hanno una grande serietà e una grande voglia di uscire da questa situazione. Con me si lavora e i ragazzi lo sanno: questa squadra crea tanto volume, ha bisogno di intensità. Io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno e, per questo, mi tengo stretta la reazione della ripresa”.

Partido a partido

L’Atalanta si affaccia, così, alla sfida contro l’Eintracht sapendo che la partita in Germania può consolidare il proprio cammino europeo rafforzando la posizione in classifica. Il calendario, del resto, è tosto ma non impossibile: dopo la trasferta di Francoforte, arriverà la gara casalinga contro il Chelsea, l’unica in cui i bergamaschi partiranno sfavoriti.

Il match di Francoforte
Il match di FrancoforteOpta

Poi, infatti, ancora a Bergamo sarà la volta dell’Athletic Club di Bilbao e, infine, la chiusura in Belgio con l’Union Saint-Gilloise. Un blocco di partite che non pone obiettivi irraggiungibili, soprattutto se la squadra riuscirà a stabilizzare quel livello medio-alto che, al netto dei limiti attuali, non è mai stato fuori portata. Tutto passa però da Francoforte. Palladino lo sa, la squadra pure: prima vincere questa, poi - per usare il motto tanto caro a Diego Pablo Simeone - andare “partido a partido”: una partita per volta, insomma. 

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