Flashscore accende i riflettori sui protagonisti assoluti del calcio mondiale, per scoprire cosa li ha resi capaci di emergere dalla concorrenza. Per il mese di settembre, il verdetto è stato chiaro: nessuno si è avvicinato alle performance di Harry Kane, eletto senza rivali Giocatore del Mese.
Sotto i riflettori
Con un punteggio Flashscore di 8,7 nelle sette partite giocate a settembre, ha superato giocatori come Erling Haaland e Jeremy Doku, tra gli altri, che hanno offerto prestazioni eccellenti nell'ultimo mese.
A 32 anni, si può dire che Kane stia giocando il miglior calcio della sua carriera.
Guida la sua nazionale con carisma e compostezza, e nel contesto bavarese sa capitalizzare al meglio le occasioni che gli si presentano, grazie alla qualità del collettivo che lo circonda.
Il suo mese parla da solo: sette gare disputate - cinque con la maglia del Bayern e due con quella dell’Inghilterra - e sette vittorie. Un ruolino impreziosito da un impressionante bilancio complessivo di 28 reti segnate e appena due incassate.

Di questi 28, il centravanti ne ha segnati ben 12: uno contro la Serbia, due contro l'Amburgo, due contro il Chelsea, una tripletta all'Hoffenheim, altri due contro il Werder Brema e infine un'altra doppietta al Pafos.
Curiosamente, l’unica gara di settembre in cui è rimasto a secco è stata quella contro Andorra. Con tutto il rispetto per l’avversario, per Kane è stata senza dubbio un’occasione sprecata.
Non solo gol
I gol restano il pane quotidiano di un centravanti, ma nel mese appena trascorso Kane ha offerto molto più di questo.
L’assist firmato contro l’Amburgo, di per sé, non basterebbe a riempire i titoli dei giornali. È invece la sua costante presenza dentro e attorno all’area di rigore, capace di calamitarne l’attenzione e costringere i difensori a restare sempre sul chi vive, a fare davvero la differenza.

Il suo movimento senza palla e l’istinto di trovarsi sempre nel posto giusto, sia per finalizzare sia per creare corridoi ai compagni, restano tratti distintivi di livello assoluto.
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Nel corso della carriera Kane ha incarnato il doppio ruolo di leader e goleador, assumendosi la responsabilità di trascinare le sue squadre e garantire concrete chance di vittoria. In Bundesliga, oggi, questo approccio sta raggiungendo la sua piena maturità: l’inglese appare in una forma smagliante e perfettamente calato nel nuovo contesto.
"Non è solo un grande giocatore in campo, ma è anche una persona molto piacevole nella vita privata", ha detto di recente la leggenda del Bayern Karl-Heinz Rummenigge. "Non è un tipo arrogante che non firma autografi o si mette in posa per i selfie. Fa tutto lui. È anche un ragazzo molto gentile e simpatico".
Per questo motivo, le voci insistenti che lo collegano a un ritorno in Premier League - dove gli bastano altri 48 gol per diventare il capocannoniere di tutti i tempi della massima serie inglese da quando è stata ribattezzata negli anni '90 - sono nel migliore dei casi sfacciate e nel peggiore maliziose.
Il meglio deve ancora venire?
Come un vino pregiato, Kane sembra migliorare con l'età e, certamente, dal punto di vista dei gol, i numeri sembrano confermarlo.
Ad esempio, dei 102 gol segnati da quando è arrivato al Bayern, 20 sono arrivati nelle 14 partite di questa stagione, se si tiene conto della Coppa del Mondo per Club. Il suo rendimento in Bundesliga nel 2025/26 è ancora più impressionante, con 10 gol in cinque partite.
Con 36 gol messi a segno nella Bundesliga alla sua prima stagione in maglia bavarese, e altri 26 nella successiva, Kane è già proiettato verso un nuovo primato personale se manterrà il passo impressionante con cui ha inaugurato la stagione attuale.
Non solo finalizzazioni: la sua precisione nei passaggi ha raggiunto l’85,2% in questa stagione, una percentuale di rilievo per un centravanti puro e la terza migliore da quando veste la casacca del Bayern. Un dato che testimonia come il suo contributo vada ben oltre la zona gol.
Anche la precisione al tiro ha conosciuto un’impennata in Bundesliga: l’88,2% registrato quest’anno rappresenta un balzo notevole rispetto al 60% della stagione 2024/25 e al 61,5% del 2023/24.
Un miglioramento che trova ulteriore conferma nel tasso di conversione, anch’esso in crescita. Numeri che certificano lo stato di grazia dell’attaccante e che non possono che far sorridere Thomas Tuchel e, in prospettiva, anche la nazionale inglese.
Se il Bayern saprà dosarne energie e minutaggio, non c’è ragione per cui Kane non possa presentarsi al Mondiale 2026 al massimo della condizione, con l’obiettivo dichiarato di spezzare sessant’anni di digiuno per i Tre Leoni.
Resta vero che il sogno del “football’s coming home” rimane un’impresa tutt’altro che semplice. Ma, allo stesso tempo, sarebbe difficile trovare qualcuno disposto a scommettere contro l’idea che Kane possa avere un ruolo decisivo nel determinare dove finirà la Coppa del Mondo.
