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Champions League, Kompany attribuisce le difficoltà del Bayern a un calendario fitto di impegni

Vincent Kompany
Vincent KompanyAngelika Warmuth / Reuters
Le tante partite giocate dalla squadra bavarese hanno influito nel pari per 1-1 contro il Celtic di ieri sera. Un pari che è arrivato a tempo scaduto per passare agli ottavi di finale della competizione europea.

Il Bayern Monaco si è qualificato con un punteggio globale di 3-2 nel playoff Champions, ma solo dopo aver faticato contro il Celtic, che ha avuto le occasioni migliori ed è passato in vantaggio al 63° minuto con Nicolas Kuhn, ex giocatore di riserva proprio della squadra bavarese.

I padroni di casa hanno avuto bisogno di un gol all'ultimo respiro di Alphonso Davies per ottenere il pass al turno successivo dopo la vittoria della settimana scorsa a Glasgow per 2-1. Il Bayern, leader della Bundesliga, si è recato a Glasgow la scorsa settimana prima di andare sabato a Leverkusen, in casa dei campioni di Germania in carica, per lo scontro al vertice della Bundesliga, dove ha ottenuto un pareggio senza reti.

"Abbiamo sempre parlato di quante partite abbiamo in sei giorni", ha detto Kompany in conferenza stampa. "È semplice. Il primo tempo poteva essere migliore, il secondo tempo è stato buono. Abbiamo avuto delle occasioni e avremmo potuto segnare più gol".

"Non è facile affrontare un programma del genere. Bisogna vederlo in questo contesto. Il nostro obiettivo è che le prestazioni e i risultati siano all'altezza, a partire da domenica", ha continuato l'allenatore belga, che ha così imputato il pari ai tanti impegni disputati dai suoi. 

Il Bayern, che ha otto punti di vantaggio sul Leverkusen secondo in Bundesliga, potrebbe essere privo di Harry Kane domenica in casa dell'Eintracht Francoforte, che è cinque punti più indietro in terza posizione, dopo che l'attaccante è stato tolto all'intervallo.

"Mercoledì eravamo a Glasgow. Poi a Leverkusen. Un grande dispendio di energie. È normale che dopo la seconda partita ci voglia un giorno in più per recuperare", ha poi chiarito il tecnico belga, aggiungendo che la botta al volto subita dall'inglese nella partita di Leverkusen non era stata grave.

"Stamattina (Kane, ndr) ha dato l'ok per giocare. Ma durante la partita ha sentito di non essere pienamente in grado di aiutare la squadra. Non volevamo correre un rischio in più", ha concluso Kompany.