Detroit, per diventare la quattordicesima squadra nella storia dell'NBA a rimontare un deficit di 3-1, sembrava pronta a pareggiare la serie dopo aver rimontato da 11 punti di svantaggio e aver condotto 112-105 a poco meno di tre minuti dalla fine.
Ma una straordinaria rimonta tardiva, guidata da Jalen Brunson, ha visto i Knicks tornare in partita e pareggiare sul 113-113 a 36 secondi dalla fine.
La stella di Detroit, Cade Cunningham, ha poi sbagliato un layup per ripristinare il vantaggio dei Pistons, e questo ha creato le premesse per un glaciale tiro da tre di Brunson che ha dato ai Knicks quello che si è rivelato essere il vantaggio vincente.
I Knicks, terzi classificati, accedono alla semifinale della Eastern Conference contro i Boston Celtics, campioni NBA in carica, la cui prima partita è fissata per lunedì.
Brunson ha chiuso con 40 punti, quattro rimbalzi e sette assist, mentre Mikal Bridges ha segnato 25 punti e OG Anunoby ne ha aggiunti 22.
Cunningham ha guidato i marcatori di Detroit con 23 punti, affiancato dai 21 di Jalen Duren e dai 20 di Malik Beasley.
Un match altalenante
Il primo tempo è stato caratterizzato da un'altalena di emozioni, con i Knicks che si sono portati in vantaggio di 14 punti dopo il primo quarto, superando i Pistons per 37-23 grazie ai 15 punti di Brunson.
Ma Detroit è tornata a ruggire nel secondo quarto, con la mano calda di Beasley che ha realizzato cinque degli otto tiri da tre punti a disposizione per riportare i Pistons in gara.
Beasley mette il sigillo alla rimonta di Detroit, sfoderando un tiro da tre di 26 metri sulla sirena dell'intervallo per dare ai Pistons un vantaggio di 61-59 all'intervallo.
I Knicks sono però scesi in campo nel secondo tempo con una rinnovata concentrazione, la difesa si è bloccata per fermare il flusso di punti di Detroit, mentre dall'altra parte Brunson e Bridges hanno combinato per 21 punti per costruire un vantaggio in doppia cifra.
Ma ancora una volta, lo slancio si è spostato nel quarto quarto, quando Detroit è tornata a ruggire contro una squadra, quella de Knicks, che sembrava improvvisamente a corto di idee: i Pistons sono passati in vantaggio prima che Brunson salvasse New York nel finale.
I Clippers allungano a gara 7
I Los Angeles Clippers hanno battuto i Denver Nuggets 111-105 all'Intuit Dome per pareggiare la serie 3-3 e forzare la decisiva gara 7 a Denver sabato.
La gara è stata decisa da un grande terzo quarto dei Clippers, che hanno superato Denver 32-22 per ottenere un vantaggio in doppia cifra, che si è allungato a 15 punti a poco meno di sei minuti dalla fine.
Denver è riuscita a ridurre il divario a soli cinque punti a meno di un minuto dalla fine, ma i Clippers hanno tenuto duro per guadagnarsi la sfida di sabato.
"Era una partita da vincere o andare a casa, e noi non volevamo andare a casa", ha detto Harden, stella dei Clippers. "Abbiamo un'altra partita tra un paio di giorni. Dobbiamo migliorare. Ci sono ancora molti errori mentali, molti errori di esecuzione che possiamo migliorare. Ma dobbiamo andare là fuori e prendercela".
L'allenatore ad interim di Denver, David Adelman, ha individuato nel terzo quarto il momento in cui la partita è scivolata dalle mani alla sua squadra.
Abbiamo accelerato, non abbiamo gestito la palla, abbiamo giocato in difesa ma non siamo mai riusciti a trovare la palla del 50-50. Quel quarto ci ha assolutamente ucciso", ha detto Adelman. Quel quarto ci ha assolutamente ucciso", ha detto Adelman. "Abbiamo giocato un ottimo quarto quarto, ma dobbiamo migliorare per tutta la partita".
Nikola Jokic ha guidato la serata di Denver con 25 punti, mentre Jamal Murray ha chiuso con 21 punti, 8 rimbalzi e 8 assist.