Ecco i momenti salienti di una giornata intensa, con 11 partite valevoli per la regular season e l'NBA Cup.
I Bulls cedono la vetta ai Pistons
Giannis Antetokounmpo ha sfiorato una monumentale tripla doppia nella vittoria 126-110 dei Bucks sui Bulls.
Oltre a 41 punti, di cui 19 nell'ultimo quarto, e 15 rimbalzi, la stella greca ha aggiunto nove assist, due palle rubate e due stoppate.
È diventato anche il giocatore con il maggior numero di partite (56) con 40 o più punti nella storia della franchigia del Wisconsin, superando il leggendario Kareem Abdul-Jabbar.
Con una media di 33,4 punti, Antetokounmpo è il secondo miglior marcatore di questo inizio di stagione, dietro alla guardia Tyrese Maxey (Sixers) con 33,5 punti.
I Bucks, quarti nella Eastern Conference con sei vittorie e tre sconfitte, stanno finora rispondendo alla sfida lanciata da Antetokounmpo, che ha minacciato di chiedere una cessione se Milwaukee non fosse tornata a essere una squadra competitiva.
Contro i Bulls, inoltre, hanno ottenuto la prima vittoria del loro percorso di ritorno alle Final Four di Coppa NBA di dicembre a Las Vegas.
I Bulls, invece, hanno subito la seconda sconfitta nelle ultime tre partite, che li ha fatti scivolare al secondo posto a Est (6-2).
La conference ha ora un altro leader inaspettato, i Detroit Pistons (7-2), che venerdì hanno battuto i Brooklyn Nets 125-107 con 34 punti e 10 assist della stella Cade Cunningham.
Gli Spurs vincono il derby texano
Dopo due sconfitte consecutive, i San Antonio Spurs sono tornati a vincere battendo gli Houston Rockets 121-110.
Il veterano Harrison Barnes, con 24 punti, è stato il capocannoniere degli Spurs, mentre i Rockets hanno approfittato della forte pressione difensiva esercitata su Victor Wembanyama.
Nonostante il punteggio, il francese ha totalizzato 22 punti, otto rimbalzi e quattro assist nel suo duello da star europea contro il turco Sengün.
Kevin Durant, invece, ha chiuso con 24 punti per i Rockets, che hanno ottenuto così una striscia vincente di cinque partite.
Dallas, nessuna soluzione in vista
I Dallas Mavericks hanno subito la quarta sconfitta consecutiva nella caduta libera che li ha portati all'ultimo posto a Ovest (2-7).
Questa volta la franchigia texana è stata sconfitta dai Memphis Grizzlies per 118-104.
Anche Memphis aveva bisogno di una boccata d'ossigeno dopo quattro sconfitte consecutive e il conflitto interno tra lo staff tecnico e la sua stella, Ja Morant, che venerdì ha migliorato la sua prestazione con 21 punti e 13 assist.
Con la ferita ancora aperta della trade con Luka Doncic, Dallas non dà ai suoi tifosi motivi per sperare oltre alla potenziale stella di Cooper Flagg.
Venerdì, anche il rookie non ha fornito una prestazione di alto livello, con 12 punti e sei rimbalzi, e il centro Daniel Gafford potrebbe aggiungersi alle numerose perdite di Dallas dopo essersi ritirato nel terzo quarto per un problema alla caviglia.
Denver spazza via Golden State
Nella seconda serata, i Denver Nuggets hanno sconfitto i Golden State Warriors per 129-104. Ai Golden State è mancato per la seconda volta Stephen Curry, che è rimasto fuori per un problema fisico.
Di fronte alla superiorità di Denver, Nikola Jokic ha riposato per tutto l'ultimo quarto e non ha completato un'altra tripla doppia, chiudendo con 26 punti, nove rimbalzi e nove assist.
Anche gli Oklahoma City Thunder, secondi classificati nell'ultima NBA Cup, hanno battuto comodamente i Sacramento Kings per 132-101 con 30 punti di Shai Gilgeous-Alexander.