Seville ha vinto con il suo record personale di 9.77 secondi, Thompson ha conquistato l’argento in 9.82 secondi, mentre Lyles si è aggiudicato il bronzo con 9.89 secondi.
Per l’isola caraibica si tratta del primo titolo mondiale nella velocità dai tempi di Usain Bolt, che dagli spalti ha assistito alla doppietta 100m e 200m ai Mondiali di Pechino 2015.
Bolt, undici volte campione del mondo, aveva puntato su una doppietta giamaicana in questa gara, sostenendo apertamente sia Thompson che Seville contro il campione olimpico Lyles.
E la sua previsione si è rivelata azzeccata, sia per la forma che per la tecnica.
Bolt è esploso di gioia quando la coppia giamaicana ha tagliato il traguardo.
“Buffalo Soldier” di Bob Marley ha risuonato dagli altoparlanti mentre la folta tifoseria giamaicana festeggiava entusiasta; Seville, 24 anni, ha risposto strappando la parte superiore della sua tuta da velocista.
Come sempre showman, Lyles, in corsia quattro accanto al nigeriano Kayinsola Ajayi, è stato accolto da un boato dal National Stadium gremito.
Quando la telecamera di pista si è avvicinata per l’inquadratura sui due maxi-schermi, l’americano di 28 anni ha alzato le braccia verso il pubblico.
Non ha ripetuto il gesto della “kamehamaha” ispirato all’anime giapponese “Dragon Ball” che aveva tanto divertito la folla durante le batterie.
Thompson, molto più riservato, era in corsia cinque, l’americano Kenny Bednarek in sei, un Seville tranquillo in sette e il medagliato olimpico d’argento del Botswana Letsile Tebogo in otto.
Akani Simbine e Gift Leotlela, i due sudafricani qualificati come i più veloci delle semifinali, sono stati sorteggiati rispettivamente in corsia uno e nove.
Non sono mancati i colpi di scena: Tebogo ha commesso una falsa partenza. Il suo scatto anticipato è stato talmente evidente che i giudici non hanno esitato a mostrargli il cartellino rosso diretto.
Il botswano ha salutato con un applauso il pubblico silenzioso, chiudendo così tristemente la sua giornata.
I sette velocisti rimasti sono stati richiamati e si sono nuovamente sistemati ai blocchi, mentre lo starter zittiva una folla tornata a fremere in attesa.
Al secondo tentativo, Lyles – non famoso per le partenze rapide – è rimasto indietro rispetto a Thompson e Seville, che sono scattati velocissimi.
La velocità di punta dell’americano nell’ultimo terzo di gara è leggendaria, ma questa volta il distacco era troppo ampio da recuperare.
Thompson è probabilmente partito meglio di tutti, lanciando la sua imponente figura in testa, posizione che ha ceduto a Seville solo negli ultimi metri.
Con Bolt in estasi, bandiere che sventolano e fischi di una folla schierata, il momento è stato tutto giamaicano, segnando la possibile nascita di una nuova generazione di sprinter capaci di competere di nuovo con l’élite statunitense.